Suore Francescane dell’Immacolata

Origine dell’Istituto

Siamo le suore francescane dell’immacolata, il ramo femminile della novella famiglia religiosa dei francescani dell’immacolata, sorte a Frigento (AV) presso il santuario della Madre del Buon Consiglio nel 1982. l’Immacolata ha voluto questa ‘famiglia’ e l’ha voluta per mezzo di due sacerdoti francescani iniziatori: padre Stefano Maria Manelli e padre Gabriele Maria Pellettieri che hanno fissato gli occhi, il cuore, la mente e la volontà sull’esortazione della chiesa che nel decreto sulla vita religiosa ‘perfectae charitatis’, frutto del concilio vaticano ii, invitava al rinnovamento della vita religiosa da operarsi con il ‘ritorno alle fonti’, fatte rivivere oggi, nelle ‘mutate condizioni dei tempi’, per realizzare ‘una più esatta osservanza della regola e delle costituzioni’.
Nel 1998 la santa sede l’ha riconosciuta di diritto pontificio suggellando la veridicità dell’ispirazione e confermandone la forma di vita.

Spirito dell’Istituto

La forma di vita francescana delle nostre Case dell’Immacolata, nelle quali si vive secondo la Regola di San Francesco d’Assisi, confermata da Papa Onorio III, vuole riprodurre e prolungare le primitive comunità francescane, in particolare la ‘Porziuncola’ d’Assisi, e le ‘Città dell’Immacolata’  (‘Niepokalanow’ in Polonia e ‘Mugenzai No Sono’ in Giappone) fondate da San Massimiliano Maria Kolbe, definito dal Santo Padre Giovanni Paolo II il San Francesco del XX° secolo.
Ciò che caratterizza l’intera nostra Famiglia francescana è la sua marianità vissuta radicalmente come ‘proprietà dell’Immacolata’. E’ questa, infatti, la nota caratteristica della nostra Famiglia francescana: vivere la nostra appartenenza all’Immacolata professando un Voto di consacrazione illimitata a Lei, il Voto mariano.
Il Voto mariano comporta anzitutto l’imitazione delle virtù di Maria e l’offerta totale di sé all’Immacolata e, legate a questa, la disponibilità missionaria e l’ansia apostolica di creare molte città mariane nei diversi continenti svolgendo un apostolato mariano a vasto raggio con ogni mezzo. Alla scuola di San Massimiliano tutto l’impegno dell’Istituto è a livello di sforzo gigante, sia nella contemplazione, con cinque ore di preghiera comunitaria quotidiana, sia nell’azione, con una febbrile attività apostolica volta a far conoscere la Madonna.
Allo sviluppo numerico dei membri si associa così un incremento nel campo dell’apostolato, realizzato soprattutto attraverso i mass-media che agiscono su intere masse di popolazione, rendendo in tal modo l’apostolato più immediato ed efficace: stampe della Casa Mariana Editrice, settore radiotelevisivo in Italia e all’estero, informatica.
Inoltre, in forza dell’illimitatezza del Voto mariano, ogni francescano dell’Immacolata porta in sé il dono della vocazione missionaria che è appassionante aspirazione e tensione a salvare tutte le anime attraverso l’Immacolata Mediatrice, magari spostandosi continuamente da un continente all’altro, secondo l’obbedienza.

Presenza in diocesi

La presenza delle Suore Francescane dell’Immacolata nell’Arcidiocesi di Trento è iniziata il 6 gennaio 1998 su invito di Sua Eccellenza Reverendissima, Mons. Giovanni Sartori, di felice memoria, con una comunità di 4/5 suore accolta canonicamente presso la Chiesa dell’Annunziata, nel cuore della città, con la finalità specifica di contribuire a ravvivare il culto e la preghiera eucaristica, in particolare attraverso l’esposizione e l’adorazione del Santissimo Sacramento durante l’arco della giornata. Ogni giorno della settimana infatti, ad esclusione della domenica, il Santissimo Sacramento viene solennemente esposto alle 8 del mattino, seguito dal canto delle Lodi, e vi rimane ininterrottamente fino alle 16, quando, dopo il canto dei Vespri viene impartita la benedizione eucaristica a cui fa seguito la recita del Santo Rosario e la celebrazione della Santa Messa. Le suore dunque si alternano tra loro e in collaborazione con il Rettore della Chiesa, Don Carlo Cecco, nei turni di adorazione eucaristica; conducono l’animazione liturgica delle Lodi, dei Vespri e della Santa Messa; curano il decoro e la pulizia della Chiesa, delle suppellettili e dei paramenti sacri.