Figlie della Regina degli Apostoli

Origine dell’Istituto

Fu fondato da Elena da Persico ( Verona ) che fin dal 1911 ebbe l’intuizione di dar vita ad una istituzione femminile i cui membri con una vita di totale consacrazione, restassero nel mondo per rispondere cristianamente alle molteplici esigenze della realtà sociale, secondo i bisogni del tempo con piena libertà di movimento, senza vincoli di residenza in comune senza limiti né preclusione di ambiente.

“Nella scelta degli ambiti, scriveva la Fondatrice, dobbiamo preferire le opere che sono socialmente più utili, che hanno minor numero di operai, quelle che si indirizzano alle anime più abbandonate o più lontane o nelle quali meno confluiscono le persone pie”.
Con accenti quasi inflessibile E. da Persico non esitava ad insegnare la duttilità interiore, l’attenzione vigile ai “segni dei tempi”, al mutare dei bisogni.

Spirito dell’Istituto

Essendo di piena secolarità l’istituto non ha opere proprie né vita residenziale né un campo specifico di attività, ma è aperto a tutte la dimensione della vita secolare nella vocazione dei singoli membri

Ogni FRA vive nelle comuni condizioni di vita, condividendo la sorte dei fratelli tra i quali si trova ad operare; considera il lavoro condizione fondamentale di servizio all’uomo e di glorificazione di Dio; entra nelle strutture sociali impegnandosi nella costruzione del Regno. Viene stimolata ad utilizzare e potenziare i propri talenti, perché la sua vita sia spesa senza riserve per i fratelli in uno stile di gratuità.

Assumendo dal Vangelo le parole di Gesù, “il mio cibo è fare la volontà del Padre mio”, la FRA è impegnata a vivere la volontà del Signore come cibo vitale.

Il dono totale di sé a Cristo, l’obbedienza alla sua Parola, che “invia” come fu per Maddalena la mattina di Pasqua (Gv. 20) e l’andare dimorando nel tempo del suo Cuore, nel tempo della carità che è Cristo, vivendo in rapporto di comunione e di amore con Lui, come fu per Maria nella sua visita a S. Elisabetta, sono la ragione radicale del permanere nel mondo a servizio dei fratelli.

Il richiamo all’azione, vissuta come “missione” ricevuta da Colui che invia, diventa riconosciuto primato di Cristo e della comunione con Lui, nella vita e nell’azione…

Quanto è forte la sottolineatura per una intensa vita spirituale, altrettanto risulta fermo nella vocazione della FRA l’impegno ad approfondire i problemi ad acquisire competenza nella professione e nei campi di apostolato.

Referente

Chiasera Sabina (Rovereto)