Scalabriniani

Origine dell’Istituto

Giovanni Battista Scalabrini

Giovanni Battista Scalabrini

I Missionari di S. Carlo Borromeo – Scalabriniani, furono fondati dal Beato Giovanni Battista Scalabrini, Vescovo di Piacenza dal 1876 al 1905. Furono quelli gli anni di massima esplosione del fenomeno migratorio, che colpi la sua diocesi come anche gran parte dell’Italia. Scalabrini, «per compiere – com’egli stesso si esprime – i suoi doveri episcopali verso tanti infelici» anche al di là dei confini della propria diocesi, si dedicò con zelo instancabile a sensibilizzare e mobilitare a favore degli emigrati le forze religiose, civili e politiche della nazione, riuscendo, fra tante altre iniziative, a organizzare laici volonterosi nella «Società S. Raffaele», attiva soprattutto nei porti d’imbarco e di sbarco.

Però la sua opera principale in data 28 novembre 1887 fu la fondazione di una congregazione religiosa missionaria allo scopo «di provvedere all’assistenza specialmente spirituale degli italiani emigrati, massime nelle Americhe».
Alle due Americhe, dove approda in quel tempo la grande massa dei connazionali, pensava lo Scalabrini,  mentre all’emigrazione in Europa avrebbe provveduto il suo grande amico, Mons. Geremia Bonomelli, Vescovo di Cremona. In seguito, quando l’opera bonomelliana venne meno, la Congregazione Scalabriniana si rese presente in gran parte delle nazioni e continenti interessati all’emigrazione italiana, inclusa l’Europa.

Spirito dell’Istituto

Dopo il Concilio Vatiacano II, la Congregazione Scalabriniana ha riflettuto sull’evolversi del fenomeno migratorio, ed ha cercato di cogliere in esso i segni dei tempi riscoprendo allo stesso tempo il significato dell’iniziativa sotrica del suo Beato Fondatore.
Oggi, pertanto, gli Scalabriniani  abbracciano la complessa varietà del fenomeno emigratorio in 26 nazioni assistendo nei modi più svariati, oltre agli emigrati italiani anche quelli di lingua protoghese e spagnola, emigrati filippini, haitiani, africani, marittimi, rifugiati, profughi e “desplazados” (sfollati). In Italia la Congregazione collabora all’assistenza agli immigrati con alcune parrocchie e centri di accoglienza dove anche sono impegnati i laici scalabriniani.

La Congregazione scalabriniana opera, inoltre, a livello di ricerca scientifica e di informazione con Centri di Studio nelle grandi metropoli del mondo (fra i quali il Centro Studi Emigrazione di Roma – CSER);  per mezzo di tali Centri vengono pubblicate riviste specializzate nel campo emigratorio nelle principali lingue contemporanee.
Nel campo vocazionale e seminaristico, la Congregazione Scalabriniana gestisce 5 sistemi completi di formazione che culminano con 5 Istituti teologici (Roma, Chicago, Manila, Sao Paulo e Buenos Aires).

Presenza in diocesi

La Congregazione Scalabriniana è presenta ad Arco (TN) con una casa di cura (Casa Maria Assunta) per i suoi missionari anziani e ammalati.

La Diocesi di Trento ha dato al mondo non solo molti emigrati, ma anche molti missionari per la loro assistenza spirituale. Dalla diocesi tridentina 31 missionari sono entrati nella Congregazione Scalabriniana fin dai suoi inizi. Di essi 18 sono passati al premio dei giusti e 13 sono tuttora attivi nel campo pastorale così divisi: Canada (3), Brasile (1), Inghilterra (1), Italia (5), Svizzera (1), Venezuela (1), USA (1).


Info

Scalabriniani – Congregazione Missionari di S. Carlo Borromeo (CS)

Casa Maria Assunta – viale dei Capitelli, 27 – 38062 Arco (TN)
0464 516284
0464 516284
Zona Pastorale : Riva e Ledro
Decanato : Arco

arco@scalabrini.net
http://www.scalabrini.org


Note

Casa generalizia
00153 Roma – via U.Seni 2 – tel. 06 58331135 – fax 06 5803808

scalabriniani arco