È Yalla Parkour di Areeb Zuaiter il vincitore della 28ª edizione del Religion Today Film Festival. Il documentario (87’, 2024) ambientato a Gaza ha conquistato la giuria come miglior documentario, raccontando attraverso lo sport del parkour una storia di resistenza, identità e speranza.
“Realizzare documentari è come dare alla luce un figlio – ha commentato la presidente di giuria Martina Caironi, plurimedagliata atleta paralimpica –. Yalla Parkour è stato uno sguardo crudo, non filtrato e toccante su una realtà che molti di noi hanno conosciuto solo di recente, ma che i palestinesi vivono da decenni. La resilienza e i sorrisi di Ahmed e dei suoi amici sono prova del coraggio e della forza di questo popolo”.
Dal film è arrivato anche un messaggio diretto da Ahmad Matar, protagonista della pellicola: “La mia storia è simile a quella di tanti giovani a Gaza. In questo momento terribile voglio solo dire che desideriamo vivere in pace, liberi. Siamo persone normali, che vogliono semplicemente vivere”.
Gli altri premi
Oltre a Yalla Parkour, la giuria internazionale ha premiato:
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Spirito della Fede (riconoscimento più prestigioso): The Children of Popodia di Sofia Barluani (Francia, 67’), definito l’opera che meglio incarna la missione del Festival.
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Miglior Lungometraggio: In the Name of Fire di Abhilash Sharma (India, 98’), un viaggio poetico nella vita di una giovane madre segnata da povertà e oppressione castale.
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Miglior Animazione: The Last Wild Bird in Heaven (USA, 7’), una storia intensa sul lutto vista dagli occhi di due ragazze.
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Miglior Cortometraggio: Kosher Test di Rikki Rotter (Israele, 18’), che mostra le difficoltà ancora presenti in alcune comunità religiose.
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Premio “Nello spirito della pace”: Mother Love di Numan Acar (Germania, 25’), scelto dal Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani.
Numeri e prospettive
Quest’anno il Religion Today ha registrato 72 film da 42 Paesi, con 23 anteprime (3 mondiali e 10 europee). Un’edizione che ha coinvolto oltre 3.000 studenti attraverso matinée e masterclass.
“Il focus sulle nuove generazioni, sull’educazione e sul confronto è la direzione giusta – ha dichiarato il direttore artistico Andrea Morghen –. Il tema sport e inclusione ha permesso di avvicinare pubblici nuovi, rafforzando i valori della pace e della diplomazia culturale”.
Un festival che unisce
La cerimonia di premiazione si è svolta nella cornice del Castello del Buonconsiglio di Trento, con un red carpet internazionale. Momenti conviviali e culturali hanno arricchito l’evento, dalla cena di gala in Piazza Fiera curata dall’Istituto Alberghiero di Tesero al concerto gratuito dei Meganoidi Unplugged Duo.
Le proiezioni proseguiranno fino al 24 settembre, toccando diverse località trentine e altoatesine, tra cui Arco, Dro, Riva del Garda, Bolzano, dove si terrà la chiusura al Filmclub con la consegna del premio Film For Our Future.
Il Festival è sostenuto da Provincia Autonoma di Trento, Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, Comune di Trento, Ministero della Cultura e Fondazione Caritro, con il prezioso contributo dell’Arcidiocesi di Trento.