CONCLUSIONE PROGETTI PAKISTAN E FILIPPINE

bookmark
Grazie alla preziosa consulenza dell’arch. Bazeghi che da anni accompagna la Caritas diocesana di Trento rispetto ai progetti all’estero, possiamo oggi dare conto di quanto realizzato in questi ultimi 3/4 anni in merito agli interventi effettuati in Pakistan (nelle zone alluvionate nel 2010) e nelle Filippine (a seguito del tifone Yolanda del 2013). Come è facile intuire questi progetti richiedono a volte tempi lunghi e verifiche puntuali, anche per poter rendicontare con attenzione e correttezza quanto speso e quanto realizzato, soprattutto se in collaborazione con enti pubblici (Regione Trentino AA e Provincia Autonoma di Trento)

PAKISTAN (gennaio 2014 – dicembre 2015)

L’intervento, proposto nel 2011 dal partner locale Catholic Relief Service – CRS) alla Caritas Internationalis, prevedeva di ricostruire complessivamente 32 micro stazioni idroelettriche e altre 32 piccoli mulini ad acqua per macinare il grano, danneggiate dalle alluvioni. Il progetto, finanziato per buona parte da Caritas Austria, ha visto una partecipazione della Caritas diocesana di Trento che ha potuto contribuire con 20mila €, unitamente a al finanziamento di 80mila€ ricevuto dalla Provincia Autonoma di Trento. Obiettivi principali erano quelli di favorire lo sviluppo socio economico della zona del Shangla District (nel Pakistan nord occidentale), l’approvvigionamento elettrico per i villaggi, il mantenimento dell’attività di macinazione del grano, il miglioramento del lavoro domestico femminile e la formazione del personale per garantire la manutenzione delle centraline stesse.

 

1-survey mhp ganshal3-channel construction-logay view of village logay pir khana

La zona interessata – i primi rilievi – lavori di canalizzazione

6-power hosue construction mhp ganshal 8-channel after construction-ganshal 20281248355_c81d685c78_c

costruzione della “scatola” – canali realizzati – la macinazione del grano

A causa di alcuni problemi dati dall’influenza di gruppi talebani nella zona, e per questioni di sicurezza sollevate dalla polizia locale, si è preferito modificare il progetto iniziale riducendo il numero delle strutture rendendole però autonome sia per la macinazione che per la produzione di energia elettrica, approntando anche opportune canalizzazioni per favorire la cosa. Da sottolineare anche il percorso partecipativo e formativo attivato da CRS nei villaggi che sono stati responsabilizzati sia nella partecipazione ad alcuni lavori di costruzione che nella equa gestione  del ripristinato sistema elettrico e di macinazione .

 

dsc03204 dsc04442

formazione della popolazione sull’uso dei macchinari – una centralina dall’esterno