In preghiera la pace, a un anno dall’invasione dell’Ucraina. Veglia ecumenica giovedì 23 febbraio alle ore 18 in cattedrale (DIRETTA STREAMING). L’accoglienza dei profughi ucraini in Diocesi: 159 in 25 appartamenti

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Insieme sulla via della pace. Giovedì 23 febbraio, a un anno dall’invasione dell’Ucraina (era il 24 febbraio 2022), la Chiesa trentina, guidata dall’arcivescovo Lauro, invita tutti a unirsi in preghiera alle ore 18, in cattedrale, per invocare il dono della pace e la fine di ogni conflitto dimenticato. Alla preghiera è invitata anzitutto la comunità greco-cattolica ucraina, con il proprio parroco don Augustin Babiak, ma anche i rappresentanti del Consiglio di Chiese di Trento, che raccoglie esponenti di otto diverse confessioni cristiane attive in Regione. La proposta, curata in particolare dall’Area Testimonianza e Impegno sociale della Diocesi è rivolta ai fedeli e al mondo dell’associazionismo cattolico, ma anche alle realtà laiche sensibili all’urgenza di invocare soluzioni diplomatiche che pongano fine al conflitto in atto nel cuore dell’Europa e facciano tacere le armi sui troppi fronti aperti nel pianeta.

In tal senso, ogni cittadino di buona volontà può sentirsi coinvolto da questo ennesimo appello per la pace. Appello finora vano, ma a maggior ragione necessario, come ribadisce anche papa Francesco, senz’altro tra le voci più coraggiose e instancabili nel chiedere il ritorno al dialogo.

La veglia per la pace – trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube della Diocesi e su Telepace Trento – sarà animata anche dall’armonioso canto-preghiera delle donne ucraine.

L’accoglienza dei profughi in Diocesi: 159 in 25 appartamenti

Dallo scoppio della guerra ad oggi sono complessivamente 159 i profughi ucraini accolti dalla Diocesi di Trento in 25 appartamenti messi a disposizione in particolare dalle parrocchie. Nei mesi seguenti all’avvio del progetto di accoglienza (fine marzo 2022) 47 persone sono rientrate in Ucraina o trasferite in altre zone: attualmente sono quindi 112 le persone ospitate, suddivise in 42 nuclei familiari. Tutti sono stati accolti e integrati il più possibile nelle comunità (facilitandone l’inserimento lavorativo e scolastico), costantemente accompagnati da operatori e volontari di Caritas e Fondazione Comunità Solidale.

Queste le località coinvolte nell’accoglienza diffusa: Andalo, Borgo Sacco, Caldonazzo, Dambel, Lasino, Lizzanella, Marano (Isera), Nago (2 appartamenti), Nogaré, Madonna di Campiglio, Molveno, Pinzolo, Ronzo Chienis, Roveré della Luna, San Michele all’Adige, Sabbionara d’Avio, Seregnano, Siror, Tesero, Trento – S. Pio X (2 appartamenti), Vattaro, Vigo Rendena, Vigo di Ton.