A Trento all’Arcivescovile mercoledì 29 (ore 20.45) la testimonianza di Gemma Calabresi, vedova del commissario Calabresi. Una storia di tenacia e di perdono

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C’è attesa per l’arrivo a Trento di Gemma Calabresi Milite, vedova del commissario Calabresi, mercoledì 29 marzo su invito del Centro Culturale “Il Mosaico” e della Diocesi di Trento. Gemma Calabresi incontrerà al mattino gli studenti del Collegio Arcivescovile e terrà un incontro pubblico nel teatro alle ore 20.45. A Trento presenterà il suo libro dal titolo «La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia». 

Cinquant’anni fa a Milano suo marito, il commissario Luigi Calabresi, veniva ucciso sotto casa. Da allora per la moglie e madre Gemma Calabresi è iniziato un percorso difficile ora raccontato nel libro intitolato come la serata trentina: “La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia”. Una strada tortuosa che, partendo dall’umano desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l’ha condotta, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e all’abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l’idea del perdono. Una testimonianza di pace a cui non mancare.