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Commissione Diocesana Pastorale Sociale, Giustizia e Pace, Custodia del Creato 2017

Giustizia. Rientrano in quest’ambito le questioni riguardanti la giustizia sociale, con gli specifici problemi del mondo del lavoro, e la giustizia internazionale, con le relative problematiche dello sviluppo e della sua dimensione sociale, ma anche l’esame e la riflessione, sotto il profilo etico, dell’evoluzione dei sistemi economici e finanziari, nonché la problematica legata alla questione ambientale e alle responsabilità incombenti nella gestione dei beni della terra. Pace. Si riflette sui problemi relativi alla guerra, al disarmo, agli armamenti e al commercio delle armi, alla sicurezza internazionale e alla violenza sotto i suoi diversi e mutevoli aspetti (terrorismo, nazionalismo esacerbato, ecc.), porta inoltre la sua attenzione sui sistemi politici e sull’impegno dei cattolici in campo politico. Ha l'incarico di promuovere la Giornata Mondiale della Pace. Diritti dell’Uomo. Si dedica particolare attenzione a tale aspetto, che ha assunto una crescente importanza nella missione della Chiesa. Il magistero pontificio di questi ultimi decenni ha specialmente messo in rilievo la dignità della persona umana quale fondamento per la promozione e la difesa dei suoi inalienabili diritti. L’attività si sviluppa lungo tre linee principali: l’approfondimento dottrinale, lo studio dei temi dibattuti nel quadro delle organizzazioni internazionali, la sollecitudine per le vittime di violazioni di diritti dell’uomo. Il lavoro è di «primaria importanza per la realizzazione dell’uomo e per lo sviluppo della società, e per questo occorre che esso sia sempre organizzato e svolto nel pieno rispetto dell’umana dignità e al servizio del bene comune. Al tempo stesso, è indispensabile che l’uomo non si lasci asservire dal lavoro, che non lo idolatri, pretendendo di trovare in esso il senso ultimo e definitivo della vita» (Benedetto XVI, Omelia, 19 marzo 2006). È importante impegnarsi perché ogni persona possa vivere un lavoro che lasci uno spazio sufficiente per ritrovare le proprie radici a livello personale, familiare e spirituale, prendendosi cura degli altri nella fatica del lavoro e nella gioia della festa, rendendo possibile la condivisione solidale con chi soffre, è solo o nel bisogno. Problemi sociali. Le parole e le azioni di Gesù, contenute nei Vangeli, costituiscono il paradigma a cui si riferisce la Dottrina sociale della Chiesa quando parla di sacralità della persona, della sua naturale socievolezza e relazionalità, della carità e della verità, della giustizia e della pace, del valore e del significato del lavoro, della famiglia e della vita, dell’economia e della politica, della custodia del creato, della destinazione universale dei beni, del primato del regno di Dio rispetto a ogni realtà terrena. In tempi e luoghi diversi, la pastorale sociale continua ad aiutare i pastori e i fedeli nell’impegno «di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo, così che, in modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sulle loro relazioni reciproche» (Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione pastorale Gaudium et spes, 7 dicembre 1965 [G S], n.4). Custodia del creato. Nuovi stili di vita – «nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti» (Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Centesimus annus, 1° maggio 1991, n.36) – scaturiscono da un effettivo cambiamento di mentalità e da una grande attenzione nei confronti del creato, pensando che esiste una grande reciprocità tra noi, il prossimo, la creazione e Dio: «nel prenderci cura del creato, noi constatiamo che Dio, tramite il creato, si prende cura di noi» (Benedetto XVI, Messaggio per la XLIII Giornata Mondiale della Pace Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato, 1° gennaio 2010, n.13). L’approccio cristiano mette Dio creatore al primo posto, l’uomo come prima creatura e il creato come dono di Dio all’uomo affinché nel creato l’uomo, ogni uomo, tutto l’uomo si sviluppi e faccia sviluppare il creato stesso in tutte le sue componenti: uomini, animali, piante,… La visione cristiana è il camminare insieme dell’uomo e dell’ambiente verso Dio.