[foto di fr. Gabriele Garniga, Sri Lanka]
Sono tanti i missionari trentini che ci scrivono gli auguri di Pasqua.
Chi ha scritto in Quaresima, chi scriverà dopo. Chi ha scritto poche righe, chi una lunga lettera. Ciascuno ha aggiunto un pezzo al grande abbraccio che condividiamo in questo tempo.
Man mano che ci arrivano nuovi auguri li aggiungeremo qui.
Maria di Magdala si è presa il tempo per andare al sepolcro.
C’è un tempo per crescere.
C’è un tempo per essere felici.
C’è un tempo per piangere.
C’è un tempo per ricominciare.
C’è un tempo per sorprendere.
C’è un tempo per vivere in famiglia.
C’è un tempo per riposare.
C’è un tempo per lavorare.
C’è un tempo per pregare.
C’è un tempo per ascoltare.
C’è un tempo per ringraziare.
C’è un tempo per socializzare.
C’è un tempo per celebrare l’Agnello che nella sua passione, morte e resurrezione carica i nostri peccati e ci rende giusti davanti al Padre.
Ke bel!
Carissimi, buona Settimana Santa e buona Pasqua.
La Speranza nostra non muore (grazie a Dio) sempre aspettando una Pace giusta e duratura e anche sperando che presto cada questo alto muro di cemento che ci divide.
Cristo Risorto converta i responsabili e la violenza finisca, questo è il nostro sogno. Purtroppo la realtà è diversa per ora, preghiamo, a Dio nulla è impossibile.
Aiutateci con la preghiera perché il nostro Popolo non perda la Speranza.
Buona Pasqua di Resurrezione a tutti, un forte abbraccio.
A tutti gli amici e a coloro che ci accompagnano fedelmente nel nostro cammino invio, da questa terra cubana, un grazie speciale e un augurio di Pace per la Festa di Resurrezione che celebriamo.
Il RISORTO ci doni di saperlo riconoscere nel nostro quotidiano, là dove è più misteriosa la sua Presenza perché segnata dal dolore e dalla ingiustizia che molti popoli vivono.
Carissimi tutti,
Buona Pasqua è l’augurio che ci scambiamo durante la Settimana Santa come segno indelebile della nostra speranza intimamente legata alla risurrezione di Cristo. Senza la risurrezione di Cristo, ci ricorda S. Paolo scrivendo ai Corinzi, la speranza è vana.
Il Giubileo ha lo scopo di rinnovarci nella speranza per dirci che vale la pena essere pellegrini e compagni di missione con il Cristo, che non ha avuto paura di donarsi per il bene di tutti.
Sentiamo continuamente annunci di speranza senza futuro come: “prima noi”, “prima io” o “prima la mia nazione”, annunci fatti da chi vuole essere il primo lasciando così tutti gli altri per ultimi. Gesù invece, accettando di essere l’ultimo e di morire in croce, con la sua risurrezione ha acceso, nel cuore di coloro che credono in Lui, una speranza eterna.
A tutti auguri di Buona Pasqua di resurrezione e speranza.
“Chi è il più grande, chi sta a tavola o chi serve? ... Io sono in mezzo a voi come colui che serve.”. (Lc 22,27).
Il Giubileo ci ricorda che i beni della terra non sono destinati per i pochi privilegiati, ma per tutti (n. 16).
La Speranza Cristiana non delude perché è basata sulla certezza che niente e nessuno ci può separare dell’amore di Dio (n. 21).
(La Speranza non delude, Francesco)
Ogni qual volta diciamo: “prima la nostra nazione”, “prima noi”, “prima io”, la nostra speranza non ha futuro. Il Signore Risorto, Colui che è venuto per servire, apre per noi un futuro di speranza, luce e vita.
Buona Pasqua!
Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono [Gn 1,31], con queste parole di speranza la Chiesa brasiliana ha vissuto e celebrato il cammino quaresimale e pasquale di quest'anno. Nonostante le grandi sfide del nostro tempo, in questo anno giubilare, il mio augurio di Pasqua è quello di incarnare e vivere in noi quella che è la nostra maggior speranza; alimentando in noi la sua fiamma e gridando al nostro tempo come Maria Maddalena, apostola della nuova e più grande speranza, "Cristo mia speranza è vivo".
Buona Pasqua a voi e alle vostre famiglie.
La Pasqua del Signore sia davvero il centro della nostra fede e testimonianza.
Carissimi, io ho un temperamento metodico e dunque ripetitivo; la Quaresima che è incominciata e il suo sbocco, la Pasqua che si avvicina, mi spingono a inviarvi mie notizie in attesa delle vostre. Vi scrivo oggi, 24 marzo, che nella tradizione recente della Chiesa è la giornata dei cristiani in modo speciale i missionari, martiri, che nel corso del 2024 sono stati uccisi in odio alla fede o per il loro impegno per la giustizia. Sono 13. La prima cappella della Casa Madre, nella quale mi trovo e la cui costruzione risale all’epoca del Fondatore, San Guido Maria Conforti, è chiamata Cappella Martiri e riporta in alto un scritta in latino, che vuol dire: «Questi sono coloro che hanno piantato la Chiesa con il loro sangue, hanno bevuto il calice del Signore e sono diventati amici di Dio». Bellissima definizione. Martiri di Cristo, pregate per noi!
Per quanto riguarda la mia persona, non ho notizie eclatanti da darvi. La maggior parte dei confratelli che abitano in CM, sono avanti negli anni, alcuni ultranovantenni, e vivono la missione nella debolezza, nella fragilità. Io sono vicino agli 80 e con i miei acciacchi mi riconosco in questa categoria. C’è una bella pagina biblica che ci appartiene: il racconto della «seconda vocazione di Pietro» in Gv 21. Dopo che Pietro in risposta a Gesù Risorto ha proclamato per tre volte il suo amore per lui, il Signore aggiunge: «In verità io ti dico: quando eri giovane, ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, tenderai le mani ed un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Fisicamente sono molto migliorato, ma psicologicamente mi pesa il crollo della memoria, che non comprende solo la dimenticanza dei dati biblici a me tanto cari, ma anche delle persone, della loro fisionomia, del loro nome. Ho un’attività apostolica modesta, per contro sfrutto il tempo a mia disposizione per il canto e la preghiera, anche quando passeggio per le vie della città. Chiedo al Signore che apra i cuori di tanti all’annuncio del Vangelo, come un giorno spalancò il cuore di Lidia e della sua famiglia all’annuncio del Vangelo predicato da Paolo (cfr Atti 16,15). Del resto l’esempio più luminoso ci viene da papa Francesco, dalla sua serenità e libertà interiore nella malattia.
Per prepararci alla Pasqua, ci ha inviato un bellissimo messaggio dal titolo «Camminare insieme nella speranza». A dire il vero le ragioni per essere tristi e scoraggiati non mancano certo con l’infuriare delle guerre, il disprezzo delle sofferenze dei popoli e i programmi folli per accumulare ricchezze. Viviamo una crisi a livello internazionale ed anche all’interno della Chiesa, ma il Signore non è assente dalla storia dei nostri giorni. Vorrei terminare con un augurio dell’Apostolo Paolo, che io propongo sempre quando presiedo la messa: «Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi!» (Rom 15,13).
Ecco il mio augurio di Pasqua in questo anno santo 2025!
Carissimi tutti
io ormai non vengo più in Italia (per la mia età sarebbe imprudente) ma vi sono vicina con la preghiera e vi auguro una felice Pasqua, compresi l'arcivescovo e don Mauro.
Che il Signore vi colmi tutti dei suoi doni. Pace e Bene!
Grazie e auguri belli a tutti voi!
Il Signore ci riempia della Sua pace e faccia trovare strade a coloro che si stanno impegnando sui vari fronti di questo mondo, ferito e per certi versi ammattito.
Grazie per tutto.
Buona Pasqua a tutti voi ed a tutte le persone che vi sono care.
Che il ricordo e la celebrazione della Risurrezione di Gesù ci aiuti a continuare nel nostro impegno di far risorgere tutte le persone, tutte le famiglie, tutta l'umanità e tutto l'universo da tutti i tipi di morte.
Buona Pasqua, oggi!
Celebriamo con gioia e con speranza il trionfo di Gesù sul male e sulla morte.
Il Signore è risorto, Egli ha vinto la morte!
Nel nostro «mondo a pezzi» come dice papa Francesco, «un mondo che ha bisogno di pace e che spesso non conosce la fraternità» non possiamo che augurare SPERANZA.
Che il Signore Risorto ci colmi di speranza oggi e nei giorni che seguiranno.
Sempre!
A tutti: Buona Pasqua!
Ho rivolto a me un invito nell'iniziare la Settimana Santa, di poter vivere questi giorni più in rapporto con Gesù e come Lui, nel Padre.
La testimonianza che insieme al focolare cerchiamo di offrire è Gesù Risorto in noi e tra noi con il nostro modo di vivere, di rapportarci con gli altri, con le situazioni difficili, con le nostre fragilità...
Auguro che possiamo offrire con tutti i cristiani che celebrano insieme la Pasqua, offrire il dono grande che Gesù ci ha fatto: la possibilità di passare sempre dalla morte alla vita, perché amiamo. Il nostro parroco alla messa la domenica delle Palme ci ha ricordato che non c'è resurrezione senza la morte. E vorrei dire ancor più che non c'è morte senza resurrezione, per chi Ama.
Auguro a me e a ciascuno di poterlo sperimentare sempre.
Un caro saluto e Buona Santa Pasqua a tutti.
È stato un piacere incontrare alcuni dei missionari Trentini nel mondo attraverso l'ultima live, soprattutto per la testimonianza dell’ardore missionario ancora molto vivo, anche in persone di età abbastanza avanzata.
Scriviamo, io e Fabio, per fare a tutti i membri e collaboratori del Centro Missionario della Diocesi di Trento gli auguri di una Felice Pasqua.
I bambini e le famiglie dell’Asilo Sagrada Família (Iolanda Dematté), le insegnanti e i dipendenti si uniscono a noi con sentimenti di gratitudine per i molti anni di collaborazione del Centro Missionario che hanno permesso alla generosa dedicazione di Iolanda Dematté ed a noi che ora portiamo avanti l'opera, di offrire un’educazione di qualità a ed la speranza in un futuro migliore.
Chiediamo al Signore che la Pasqua, che ci coinvolge con la Vittoria di Cristo sul male e sulla morte, riaccenda in ciascuno di noi l’ardore missionario e la disponibilità del cuore per servire con amore queste realtà difficili.
Moltissimi auguri a tutti.
Grazie per il messaggio del Vescovo Lauro che ho letto e meditato proprio in questa bella mattina di sole qui nel mio ufficio nella parrocchia di Nostra Signora del Soccorso Cristiano, in periferia della capitale Kinshasa del nostro paese, la Repubblica Democratica del Congo.
Auguro a voi e a tutti i missionari/e nel mondo, una Settimana Santa nella sequela di Cristo che si dona per noi e auguro una Pasqua di Resurrezione a una vita nuova con più umanità e carità in tutte le nostre relazioni. Restiamo sempre in comunione fraterna nella preghiera.
Un abbraccio.
Ringrazio di cuore e contraccambio cordialmente gli auguri del Vescovo, del CMD, e tutti i fratelli e le sorelle missionarie, per una Pasqua che ci apra davvero e apra il nostro Mondo tormentato alla luce immarcescibile e intramontabile della Speranza cristiana della resurrezione e del Mondo nuovo in Cristo.
Un caro saluto pasquale alla mia chiesa trentina che è in cammino sinodale della speranza.
Lo spirito di Dio sempre ci precede, ci invita ad andare avanti perché l'umanità è sempre in cammino, non si ferma mai. Anche noi siamo migranti dello Spirito di Dio che ci vuole sulle strade del mondo, dell'umanità.
Un grande augurio di fiducia nel futuro perché Dio sempre ci precede e ci accompagna.
Buona Pasqua.
Auguro a tutti/e amici ed amiche una Settimana Santa che ci porti nei posti e sulle strade dove il dolore e la fatica di vivere rendono attuali la passione di Gesù. Dove c’è il dolore è lì che lo troviamo. Facciamo una via Crucis con i preferiti di Dio, nei luoghi e nelle situazioni dove cercano di sopravvivere. Là dove spesso sono crocifissi dal pregiudizio e dall'indifferenza. La risurrezione la dobbiamo costruire con loro perché Gesù si identifica con loro.
Vi auguro una Pasqua vera, che ci scomodi, non la celebrazione di un rituale che per quanto suggestivo non ci porta all'impegno.
Carissimi,
Stiamo celebrando il mistero dell’amore senza misura né condizioni del nostro Dio, fatto uomo e servo per aprirci la via della Vita, della Pace, del Perdono.
Una memoria celebrata ogni anno, ma che, in questo clima “giubilare” assume una nota speciale. È il cuore e la sorgente della nostra Speranza, che nessuno potrà toglierci, perché nasce proprio da una Morte vissuta per / con / a causa dell’Amore.
Portando nel cuore le sofferenze immense di interi popoli, in situazioni dove la Speranza è minacciata, ad alto rischio, come custodirne la fiamma? Eppure è proprio il dolore dell’Innocente che ci ha salvati, è lì che Dio Padre ha messo la sua firma. E quanto dolore innocente nei nostri giorni.
Ogni volta in cui osiamo trasformare per/con amore le nostre sconfitte, fallimenti e rifiuti in scelte libere e offerte per il bene di qualcuno, proprio lì possiamo “conoscere il mistero della sua Resurrezione”, dopo essere stati resi simili a Lui nella morte.
Ho la grazia di vivere in una situazione di pace, ma la Speranza è spesso minacciata. Eppure non muore. Non può morire…
… finché ci sono famiglie, come quella di Inday, che sfida la povertà di risorse per accogliere, dare un tetto e una casa a due ragazzi che non possono gestirsi, aggiungendo due figli adolescenti ad altri 6.
… finché dei giovani che lottano ogni giorno con la povertà in cui sono immersi, trovano il coraggio di mettersi insieme e sognare qualcosa di nuovo per la comunità e le loro famiglie.
… finché gesti silenziosi e discreti di perdono sono seminati nel corso delle giornate, dove non si poteva più immaginarli.
Grazie per questi semi di resurrezione che lo Spirito continua a gettare nei solchi della nostra terra con cui ci uniamo alla Speranza celebrata ovunque in quest’anno speciale.
Che il Signore Gesù illumini il cammino di chi fa fatica a sperare ancora. È la mia preghiera per tutti voi.
Buona Pasqua!
Cari amici,
con questa bella definizione del nostro fondatore don Luigi Maria Verze, auguro a tutti una Santa Pasqua.
«A Pasqua risplende la bellezza che salva, la carità divina che si effonde nel mondo. Si compie il supremo esodo da Dio verso l'Uomo e dall'Uomo verso Dio. Si attua quella apertura verso l'altro, cui aspira il cuore umano. Se facciamo nostro nella fede l'evento di Pasqua, siamo noi pure trascinati in questo vortice che ci invita a uscire da noi stessi; a dimenticarci e a gustare la bellezza del dono gratuito di sé.
Cosi è resurrezione tutte le volte che tanti gesti umili, quotidiani, sono fatti e nessuno li vede, è carità, è amore, è resurrezione.»
Buona Pasqua!