All’Arcivescovile fase diocesana del convegno ecclesiale triveneto dedicato alla liturgia “Ritrovare forza dall’Eucaristia”. La relazione di suor Elena Massimi.

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Liturgia

Erano più di un centinaio i delegati delle otto Zone pastorali di Trento presenti sabato 20 maggio al Collegio Arcivescovile, nel capoluogo, alla fase diocesana del convegno ecclesiale triveneto dedicato alla liturgia dal titolo “Ritrovare forza dall’Eucaristia“.

Le 15 Diocesi del Nord Est si sono radunate in contemporanea, ciascuna sul proprio territorio e con i propri vescovi – a Trento con monsignor Lauro Tisi, il delegato don Mattia Vanzo e il Referente per la liturgia Paolo Delama – per collegarsi on line con Zelarino (Venezia) per la parte comune, aperta dal saluto del Patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale Triveneto, mons. Francesco Moraglia.

Al saluto è seguita la relazione introduttiva di don Gianandrea Di Donna, responsabile della Commissione regionale per la Liturgia. Quindi voce a suor Elena Massimi, religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice, docente di liturgia all’Auxilium e all’Istituto di Liturgia pastorale, nonché presidente dell’Associazione professori di Liturgia.

Suor Elena Massimi:  “La liturgia è anzitutto un dono, non ci appartiene”

Nella sua relazione (QUI TESTO INTEGRALE), dal titolo Il linguaggio di Cristo: celebrare è vivere?, suor Elena ha riconosciuto la fatica delle comunità cristiane nel vivere in modo efficace la liturgia, come del resto evidenziato anche dal Cammino sinodale (a Trento era presente buona parte del gruppo di coordinamento sinodale). “La liturgia è anzitutto un dono, non ci appartiene“, ha rimarcato più volte la religiosa, sottolineando l’importanza fondamentale della formazione graduale alla dimensione liturgica, da intendersi però in una prospettiva teologica ed ecclesiale che concepisca per l’appunto la liturgia non principalmente come azione umana ma come atto gratuito di Dio. “Siamo disposti ad accogliere questo dono?“, si è chiesta suor Massimi, mettendo in guardia da quei “protagonismi” e dalle “personalizzazioni” della liturgia che andrebbe invece approcciata quale realmente è:  “il metodo – ha spiegato citando papa Francesco – che la Trinità ha scelto per farci entrare in comunione con Dio”.

Secondo la docente di liturgia (che ha citato in più passaggi Romano Guardini e la Lettera apostolica di papa Francesco sulla formazione liturgica Desiderio Desideravi) si è persa, inoltre, la forza del linguaggio simbolico rituale, spesso sostituito con vuoto ritualismo. “La liturgia – ha argomentato suor Elena – può aiutarci a riscoprire la nostra umanità più profonda” perché nel “manifestare il mistero che celebra, essa trasfigura i linguaggi della quotidianità. Siamo dunque disposti – ha chiesto infine, dando il ‘la’ alla riflessione locale – a donare il giusto tempo alla liturgia?”.

Vescovo Lauro: “Punto partenza di un cammino di formazione. La liturgia sia manifestazione di un’assemblea che celebra” 

Al termine della relazione i lavori sono ritornati in presenza nelle varie sedi con delle sessioni personali e di gruppo, prima della conclusione affidata, nell’aula magna dell’Arcivescovile,  al vescovo Lauro.  “Considero la giornata di oggi – ha detto l’Arcivescovo – un punto di partenza di un cammino di formazione liturgica in Diocesi, ripartendo da quanto già fatto anche nel recente passato:  mi piacerebbe che questo percorso non venisse però considerato solo per gli addetti ai lavori, ma come formazione ad un pilastro fondamentale della vita credente“. “Oggi – ha aggiunto don Lauro – abbiamo posto un piccolo seme: è un segnale molto interessante che l’interfaccia per la partecipazione di oggi e all’evento di settembre siano i laici e non i preti, che sulla liturgia dovrebbero naturalmente essere i primi interessati”. Monsignor Tisi ha poi ringraziato per la gioiosa testimonianza i membri dell’equipe sinodale e si è detto “molto contento per la presenza di diversi diaconi permanenti, sempre più attivi nella partita ecclesiale”. “Cerchiamo – ha concluso don Lauro – di avere grande cura delle nostre liturgie, affinché siano sempre manifestazione di un’assemblea che celebra“.

Appuntamento al 30 settembre 

Dopo questo primo step diocesano, l’appuntamento sarà per sabato 30 settembre 2023, con la fase regionale e la partecipazione di circa 700 delegati dalle diverse Diocesi, che prevede un’intera giornata a Verona, alla presenza dei 15 Vescovi della Regione ecclesiastica Triveneto per quello che sarà un “percorso” che, dall’ascolto della Parola di Dio, arriverà alla celebrazione eucaristica finale, con due meditazioni centrali di mons. Gianmarco Busca, vescovo di Mantova e presidente della Commissione nazionale per la Liturgia della CEI.