Presentata Fondazione Antonio Megalizzi. Vescovo Lauro: “Abitava la parole”

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Presentata a Trento  venerdì 7 giugno la Fondazione intitolata ad Antonio Megalizzi, vittima dell’attacco terroristico ai mercatini di Natale a Strasburgo. Alla presentazione anche l’arcivescovo Lauro: “Antonio sognava l’Europa, mentre l’Europa ha smesso di sognare”.  Così ne scrive Diego Andreatta  su Avvenire:

«Questa Fondazione, nel nome di quella persona straordinaria che era Antonio, porterà avanti i suoi obiettivi e parte di quelli che erano i suoi sogni». La famiglia Megalizzi, a soli sei mesi dalla perdita del giovane europeista nell’ attentato di Strasburgo, ha lanciato ieri da Trento l’ atteso progetto ringraziando le numerose realtà che lo supporteranno, come il sindacato dei giornalisti, la Provincia autonoma, il Comune, l’ Università e l’ Arcidiocesi. In sala Depero, simbolo della comunità provinciale nella sede di piazza Dante, un lungo commosso applauso ha accolto l’ intenso intervento letto dalla fidanzata Luana Moresco. «Antonio era un comunicatore. Un artigiano della parola. – ha scandito con voce strozzata dalla commozione -. Un incubatore di idee che credeva nell’ importanza di essere informati e di informare. Fin da piccolo era sempre stato affascinato dalla potenza della radio e dalla forza della scrittura. Aveva una dote tutta sua, sapeva coniugare la precisione del linguaggio con una punta di sagace ironia, a volte di sarcasmo. Ma tutto questo accadeva dando il giusto valore ad ogni singola parola». Una sottolineatura evidenziata anche dall’ Arcivescovo Lauro Tisi, fin da subito vicino alla famiglia, che ha osservato come «le parole sanno incidere con efficacia nella realtà quando – come nel caso di Antonio – sono abitate dalla vita e da convinzioni forte». Nell’ eredità ideale di Megalizzi, da tenere viva con la Fondazione, c’ è anche la passione dei giovani studenti universitari, indicata dal rettore Paolo Collini, «per comprendere e raccontare l’ Unione Europea». Il nuovo ente lanciato ieri a Trento in nome di questo «grande tessitore di rapporti», come ha detto il sindaco Alessandro Andreatta, ha trovato l’ adesione di realtà diverse unite nel condividere ogni parola del nuovo progetto. Il sostegno alla famiglia Megalizzi è stato testimoniato anche dall’ abbraccio personale di Paolo Borrometti, il giornalista di Tv2000ancora sotto scorta, presente a Trento.