Chiara Lubich 1920-2020, dal Trentino al resto del mondo. Sabato 7 dicembre al via la mostra alle Gallerie di Piedicastello. Arriva anche Mattarella il 25 gennaio

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“In questo momento così pieno di muri, di tensioni e conflittualità il suo messaggio, segnato da una ricerca spasmodica dell’Unità, ha una straordinaria attualità. Un’unità che non è uniformità, ma rispetto della diversità”. Così l’arcivescovo Lauro Tisi sulla personalità di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, in occasione della presentazione – nella mattinata di mercoledì 27 novembre, nella sede della Provincia Autonoma – del ricco calendario di eventi che celebreranno il centenario della sua nascita e vedranno il Trentino, sua terra natale, protagonista. Momento clou il 25 gennaio con la presenza del Capo dello Stato Mattarella

Alla conferenza stampa erano presenti, oltre all’arcivescovo Tisi, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e l’assessore alle attività culturali, istruzione e politiche sociali del Comune di Primiero San Martino di Castrozza Francesca Franceschi.

Paolo Crepaz, presidente del comitato promotore del centenario di Chiara Lubich e Daniela Ranzi, membro del comitato di Trento, hanno presentato il significato del centenario e le iniziative ad esso collegate.

Filo rosso delle celebrazioni sarà la mostra internazionale “Chiara Lubich città mondo”, che verrà inaugurata il 7 dicembre proprio a Trento, presso Le Gallerie di Piedicastello, promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino e dal Centro Chiara Lubich, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento e sotto gli auspici del Segretario Generale del Consiglio d’Europa.

“Pensare che una giovane donna, una giovane maestra, partendo dal Trentino sia riuscita nell’impresa di portare il messaggio di Cristo in Italia e nel mondo ci rende fieri ed orgogliosi. La sua vocazione pedagogica ed educativa l’ha resa interprete del dialogo interreligioso e il suo messaggio è ancora oggi utile, in modo particolare per i giovani“: è il pensiero del presidente della Provincia autonoma di Trento.  Per le celebrazioni, nel corso del prossimo anno, sono attese migliaia di persone e lo stesso presidente Fugatti ha anticipato l’importanza dei vari momenti di incontro, discussione e dibattito all’interno di questo grande evento che interessa il nostro territorio.

Nel 2020 – a cento anni esatti dalla nascita di Chiara Lubich – l’evento centrale è previsto per il 25 gennaio, con la ricorrenza ufficiale “Trento incontra Chiara Lubich”, che vedrà la presenza annunciata oggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di molte altre autorità, personalità, illustri testimoni in ambito civile, ecclesiale e religioso e il ricordo della figura di Chiara, della sua opera, della sua attualità. Altro evento di rilievo sarà il raduno internazionale dei cardinali e vescovi amici del Movimento dei Focolari: l’8 e 9 febbraio saranno occasione di testimonianze che confermano come Chiara sia stata e sia una personalità di spicco per la Chiesa. Tra i tanti altri incontri che animeranno Trento per tutto il 2020 sono previsti anche convegni, presentazioni di libri, tra cui la biografia di Chiara curata da Maurizio Gentilini in calendario il 13 dicembre, ospiti da tutto il mondo, momenti artistici.

Inoltre la Fondazione Museo storico del Trentino e il Centro Chiara Lubich/New Humanity in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuovono il concorsoUna città non basta. Chiara Lubich cittadina del mondo”. Rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, il concorso intende approfondire il pensiero di Chiara Lubich alla luce degli eventi nazionali e internazionali che hanno caratterizzato la storia del Novecento.

La mostra “Chiara Lubich città mondo” alla Galleria Bianca, sarà visitabile durante tutto il 2020 e prevede anche una sezione distaccata a Tonadico, nella Valle del Primiero. Numerosi altri allestimenti riprodurranno l’esposizione in corso a Trento, in varie città del mondo: New York, Città del Messico, Sidney, Mumbai, San Paolo, Gerusalemme, Algeri e Nairobi.

“Il percorso espositivo, ha spiegato Giuseppe Ferrandi, vuole provare a raccontare Chiara Lubich a chi non la conosce, non per edificarne la figura, ma per raccontarne l’avventura spirituale, culturale e sociale, attraverso le tappe significative della sua vita con documenti, scritti autografi, testimonianze fotografiche, video e istallazioni multimediali. Per far capire come Chiara, dal contesto trentino negli anni della seconda guerra mondiale, sia riuscita ad affrontare le sfide del mondo globalizzato, quale promotrice instancabile di una cultura della fraternità tra i popoli”.

Se il sindaco Andreatta ha sottolineato la grande opportunità che rappresenta il centenario per Trento, il valore di recuperare l’intuizione di Chiara per recuperare anche la storia della città, l’arcivescovo Tisi ha ulteriormente precisato il cuore del messaggio di fede di Chiara, il carisma dell’unità “nell’esperienza particolarissima del Cristo abbandonato”, simbolo dell’amore gratuito che non domanda ritorni e anzi paga di persona la scelta del donare. “Il Trentino – ha detto ancora Tisi citando Rosmini, De Gasperi e appunto Chiara Lubich – ha prodotto dei giganti, dobbiamo riappropriarci di questo Dna che è riuscito a rendere protagonisti a livello mondiale queste personalità”.

Insignita del Premio Unesco per l’Educazione alla Pace e del Premio Diritti umani del Consiglio d’Europa, Chiara Silvia Lubich (Trento, 22 gennaio 1920 – Rocca di Papa, 14 marzo 2008) ha ricevuto anche diciassette cittadinanze onorarie, tra le quali Roma, Firenze, Torino, Milano, Palermo, Buenos Aires e sedici lauree ad honorem da parte di università di quattro continenti. Personalità carismatica, Chiara continua ad ispirare milioni di persone, organizzazioni e movimenti con una spiritualità che parla a tutti. Il 10 novembre 2019, nella cattedrale di Frascati, si è conclusa la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione che la riguarda e che adesso prosegue presso la Congregazione delle Cause dei Santi in Vaticano.