Alla veglia missionaria il dono delle reliquie dei martiri albanesi. Vescovo Lauro: “Segno di risurrezione”. Saranno collocate nella nuova chiesa di Ponte Arche

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“Saranno per tutti un segno di risurrezione”. Con queste parole l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi ha accolto in cattedrale, durante la veglia missionaria di venerdì 21 ottobre (in vista della Giornata Missionaria Mondiale di domenica 23), il dono delle reliquie dei martiri albanesi da parte del confratello Angelo Massafra, arcivescovo cattolico italiano ma di etnia arbëreshe, alla guida della Diocesi di Scutari-Pult e presidente della Conferenza episcopale albanese. Le reliquie consolidano l’amicizia tra le Diocesi di Trento e quella di Rrëshen, città nel nord–est dell’Albania dove il Centro Missionario Diocesano trentino (accanto a vari progetti di punta in tutti i continenti) sostiene la scuola professionale gestita dai Padri Somaschi, in particolare dal missionario p. Michele Leovino presente alla veglia accanto al vescovo di Rrëshen monsignor Gjergj Meta.

Le reliquie dei 38 martiri albanesi (vittime tra il 1945 e il 1974 della durissima persecuzione in patria e beatificati nel 2016) saranno collocate nella nuova chiesa di Ponte Arche, prossima alla benedizione da parte del vescovo Lauro. Il quale, al termine della veglia, ha affidato la teca con il prezioso dono della Chiesa albanese al parroco di Ponte Arche don Gianni Poli.

I canti della veglia missionaria, coordinata da don Cristiano Bettega, sono stati animati dal coro formato da alcuni esponenti della Consulta dei migranti.

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Foto: Zotta