Alla veglia missionaria in cattedrale (venerdì 21 ore 20) si consolida il ponte solidale fra Trentino ed Albania. Diretta streaming e Telepace

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La Chiesa di Trento è chiamata a raccolta per la veglia missionaria in programma venerdì 21 ottobre, alle ore 20 in cattedrale, con diretta streaming sul canale YouTube (link a fondo pagina) e su Telepace Trento (Canale 12). La Veglia anticipa la Giornata Missionaria Mondiale di domenica 23 ottobre sul tema “Vite che parlano”. In duomo, accanto all’arcivescovo Lauro, c’è attesa per la testimonianza di monsignor Gjergj Meta, vescovo di Rrëshen, città nel nord–est dell’Albania dove il Centro Missionario Diocesano trentino (accanto a vari progetti di punta in tutti i continenti) sostiene la scuola professionale gestita dai Padri Somaschi e in particolare dal missionario p. Michele Leovino che sarà pure presente in cattedrale.

Il ponte tra la Diocesi trentina e la Chiesa albanese, segnata nella sua storia da grandi sofferenze legate all’oppressione del regime, sarà consolidato anche dalla presenza in duomo di un altro vescovo del Paese delle aquile, monsignor Angelo Massafra, arcivescovo cattolico italiano ma di etnia arbëreshe, alla guida della Diocesi di Scutari-Pult e presidente della Conferenza episcopale albanese. Sarà lui a fare dono alla Chiesa di Trento, consegnandole nelle mani dell’arcivescovo Lauro, delle reliquie dei 38 martiri albanesi vittime tra il 1945 e il 1974 della durissima persecuzione in patria e beatificati nel 2016. Un gesto davvero rilevante, che rende ancora più salda l’amicizia tra le Diocesi di Trento e Rrëshen.

I canti della veglia missionaria saranno accompagnati dal coro formato da alcuni esponenti della Consulta dei migranti.

Nella foto: il pellegrinaggio della Diocesi di Trento in Albania nel luglio scorso.

LINK ALLA DIRETTA:

Albania, scuola professionale: il progetto

La Scuola Professionale Shën Jozefi Punëtor si trova in Rrëshen, città della regione della Mirdita nel nord – est dell’Albania. Sorge in un contesto sociale difficile, con scarse opportunità lavorative, povertà diffusa, totale assenza di formazione umana e professionale. Fornisce ai giovani gli strumenti teorici e pratici per un primo avviamento al lavoro e un luogo di formazione umana, attraverso corsi di: elettrotecnico, meccanico, operatore di tecnologie informatiche e termoidraulico. Nel 2019 è stato aggiunto un corso di formazione socio-sanitaria dove si sono iscritti 15 studenti di cui 13 ragazze. Il progetto vuole sostenere la scuola per alcuni anni, dato che in Albania per le scuole private non sono previsti finanziamenti da parte dello Stato.

I partner in Albania

  • padri Somaschi, p. Michele Leovino

Causale per i versamenti: progetto di punta Albania.

Approfondimenti e aggiornamenti nella pagina dedicata.