La 75ª Giornata Nazionale del Ringraziamento, in programma il 9 novembre, si aprirà in Trentino con la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo Lauro Tisi a Barco di Levico, nell’ambito della Visita pastorale.
L’appuntamento provinciale si terrà invece domenica 16 novembre 2025 a Storo, nella chiesa parrocchiale di San Floriano, dove don Massimiliano Detassis, accompagnatore spirituale di Coldiretti, guiderà la celebrazione e la tradizionale benedizione delle macchine agricole e dei carri sul sagrato. “La festa del Ringraziamento ci ricorda – nota don Massimiliano – che nella nostra epoca digitale e artificiale la vita della collettività dipende da ciò che la terra e il lavoro dell’uomo producono”:
In questo contesto la Rete Diocesana Custodia del Creato chiama a raccolta istituzioni, comunità e mondo agricolo, rilanciando i temi al centro del messaggio diffuso dalla CEI per la ricorrenza.
Un richiamo alle radici
Il documento della CEI torna a evocare il legame antico tra cristianità e lavoro dei campi, un rapporto che attraversa la Scrittura e riaffiora nel riferimento al Giubileo, nato per regolare l’uso della terra e tutelarne il riposo. Una tradizione che oggi si carica di nuovi significati, in un’epoca segnata da cambiamenti climatici rapidi e da ecosistemi sempre più fragili.
Agricoltura, un settore piccolo ma essenziale
Numericamente ridotto, il settore agricolo rimane decisivo per la qualità dell’alimentazione, la stabilità del territorio e la tutela degli ambienti naturali. È anche uno dei comparti maggiormente esposti alla crisi climatica, che impone una gestione più attenta del suolo, scelte produttive sostenibili e capacità di adattamento. La CEI sottolinea che queste sfide non riguardano solo gli agricoltori ma l’intera società, chiamata a sostenere percorsi di innovazione responsabile.
La Rete Diocesana: un ponte tra Chiesa e agricoltura
In Trentino la Rete Diocesana Custodia del Creato si propone come luogo di confronto tra Chiesa, mondo agricolo e comunità locali. Le indicazioni di Laudato Si’ e Laudate Deum orientano un lavoro che mette al centro la cura del suolo, la qualità delle produzioni, l’attenzione alla filiera e la riduzione degli sprechi. L’obiettivo è costruire alleanze capaci di unire competenze agricole, sensibilità ecologiche e responsabilità comunitaria.
Un territorio vocato alla qualità
Il Trentino, con il suo paesaggio montano e la forte identità rurale, offre condizioni favorevoli per un’agricoltura che coniughi qualità e sostenibilità. Qui il lavoro dei campi non è solo una produzione, ma un presidio ambientale che protegge il paesaggio, contribuisce alla mitigazione climatica e sostiene la biodiversità. È un ruolo che acquisisce valore strategico nell’attuale scenario di transizione ecologica.
Lavoro e inclusione, una sfida aperta
Il messaggio della CEI richiama anche la questione della dignità del lavoro e la necessità di contrastare ogni forma di sfruttamento. In Trentino, dove il caporalato è meno diffuso rispetto ad altre aree del Paese, rimane centrale il tema dell’inclusione dei migranti impiegati nei lavori stagionali. Le esperienze positive costruite negli anni mostrano un modello apprezzato a livello nazionale, ma la sfida è garantire percorsi più stabili e opportunità dignitose per i lavoratori provenienti da Paesi extraeuropei.
Una responsabilità condivisa
La Giornata del Ringraziamento diventa così un’occasione per ribadire la necessità di scelte quotidiane che rispettino il Creato e promuovano uno sviluppo equilibrato. La Rete Diocesana intende contribuire con iniziative concrete e con un lavoro costante di sensibilizzazione, convinta che solo un’azione comune tra istituzioni, agricoltori e comunità possa affrontare con realismo le sfide ambientali e sociali che attendono il territorio.




