Era atteso con grande interesse a Trento il vicepresidente della CEI, mons. Erio Castellucci, figura centrale nel Cammino sinodale italiano e apprezzato per il suo stile pastorale nelle diocesi di Modena-Nonantola e Carpi. La sua presenza ha riempito nella mattinata di sabato 8 novembre l’aula magna dell’Arcivescovile a Trento come nelle grandi occasioni, attirando non solo i responsabili dei ministeri liturgici trentini, ma anche numerosi sacerdoti, religiosi, religiose e tanti laici. Tema dell’incontro: “Spezzare il pane, celebrare nella speranza”.
Emmaus come chiave per leggere la liturgia
Con la consueta profondità biblica, Castellucci ha commentato l’episodio evangelico dei discepoli di Emmaus, individuando un parallelo con i momenti della celebrazione eucaristica. La sua riflessione ha intrecciato esegesi aggiornata e osservazioni concrete sulla pratica liturgica parrocchiale, evidenziando segnali di rinnovamento ma anche criticità che rendono talvolta le messe poco partecipate o poco gioiose.
«Dovremmo uscire di chiesa con il volto sereno e trasformato – ha affermato – quando comprendiamo la forza del dono ricevuto, chiamati a diventare per gli altri una sorta di Eucaristia ambulante.»
Gruppi di lavoro e restituzione in assemblea
Dopo la relazione – che sarà disponibile in forma di testo e video – i partecipanti si sono confrontati in piccoli gruppi, lavorando con il metodo della conversazione spirituale. Le proposte emerse sono state presentate da don Mattia Vanzo, delegato vescovile.
Castellucci, in sintonia con l’Arcivescovo Lauro, ha valorizzato la prospettiva dei “Fuochi eucaristici”, incontri domenicali che riuniscono le comunità attorno alla Parola e allo spezzare del pane. Una nota pastorale sul tema è prevista per la primavera.
Celebrazioni della Parola e ruolo dei diaconi
Il vescovo emiliano ha anche chiarito il ruolo delle celebrazioni della Parola durante la settimana o “in attesa del presbitero”: se affidate ai diaconi – pur non essendo il cuore del loro ministero – non devono essere percepite come sostitutive dell’Eucaristia. Favoriscono preghiera e familiarità con la Scrittura, ma la Messa rimane insostituibile e meritevole di particolare cura liturgica e pastorale.
La registrazione integrale della relazione di Castellucci sarà riproposta nei prossimi giorni sul canale YouTube della Diocesi di Trento.
Un’ampia sintesi dell’incontro sarà pubblicata nel prossimo numero di Vita Trentina.
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