Marilleva, camminata della Trasfigurazione e Messa con il vescovo: “Il creato è Parola di Dio”

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La chiesa di Marilleva 1400, costruita all’ombra di alberghi e impianti di risalita su un terreno benedetto esattamente vent’anni fa, è l’unica in Diocesi intitolata alla Trasfigurazione, in calendario il 6 agosto. A varcarne in questo giorno 2020 la soglia alcune decine di ospiti e valligiani, partiti a piedi di buonora dal fondovalle o dal vicino Lago dei Caprioli per prendere parte alla Camminata della Trasfigurazione, promossa dalle comunità parrocchiali della val di Sole. Con Messa finale presieduta dal’arcivescovo Lauro e concelebrata dai preti della zona. “Il giorno della Trasfigurazione – sottolinea in avvio monsignor Tisi – diventa l’appuntamento per entrare in dialogo con la Parola di Dio che è il creato. Un dialogo, come ricorda la Laudato si’, nel quale – aggiunge l’Arcivescovo – abbiamo la possibilità di percepire che noi stessi siamo creato. Preghiamo perché  possiamo riscoprire l’alleanza con la creazione di cui siamo parte integrante”. Nel giorno dell’anniversario della morte di papa Paolo VI, don Lauro nell’omelia ne ricorda una celebra frase: “Tu, Cristo, ci sei necessario”. “Lasciamo – commenta l’Arcivescovo – che Gesù, modello di umanità piena, trasfiguri la nostra vita, donandoci l’adrenalina di non essere mai centrati su se stessi”. Conclusione della camminata con pranzo al sacco – rigorosamente distanziati – condiviso anche con il vescovo Lauro. 

 

 

 


Una camminata della Trasfigurazione è in programma anche venerdì 7 agosto, alle ore 19.45  a Cles, con partenza dal piazzale dell’Oratorio: organizzata dalla Pastorale della Famiglia per le Valli di Non e Sole avrà per tema il titolo dell’ultima lettera del vescovo Lauro, #noirestiamovulnerabili. Pur osservando le norme di sicurezza per il protocollo dell’emergenza sanitaria, ogni famiglia è invitata a portare con sé un piccolo segno che descriva sentimenti, emozioni, stati d’animo, intuizioni, che hanno accompagnato la persona/famiglia durante questo periodo di emergenza (un breve scritto, una poesia, una parola, un disegno…).