La “terapia infallibile” di Lourdes: “vedere con il cuore le persone che si fanno servizio gratuito”. Al rientro dal pellegrinaggio diocesano, la riflessione di don Bettega

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Sono rientrati, con la consueta carica di umanità e uno zaino ricco di spiritualità i 240 trentini che hanno animato il 103° pellegrinaggio diocesano a Lourdes, guidato dall’arcivescovo Lauro. Ad accompagnare il gruppo anche il delegato uscente dell’Area Testimonianza e Impegno Sociale, don Cristiano Bettega. Al rientro dal santuario mariano, don Cristiano propone ai lettori la seguente riflessione:

In un mondo ammalato 

Era molto caldo a Lourdes nei giorni scorsi, un caldo decisamente fuori stagione. Segno di un mondo ammalato, ferito dalla nostra pretesa di farne ciò che vigliamo, in barba al progetto di quel Creatore che invece ha pensato solo cose buone e belle e che ancora si sforza di portare avanti il suo progetto di creazione come qualcosa di bello e di buono, appunto.

Nel cuore spiragli di speranza 

Guardandosi attorno, a Lourdes si vedono tanti segni di malattia: ferite aperte e mai cicatrizzate, ferite che lasciano segni molto più spesso nel cuore che non nel corpo, quindi segni non visibili a prima vista, segni che vanno cercati nell’ascolto, nella confidenza, nello stare uno a fianco dell’altro. C’è però una differenza importante: se il caldo esagerato di questi giorni affatica il passo e preoccupa il pensiero, le ferite dell’umanità, che a Lourdes sono sempre fortemente testimoniate, lasciano nel cuore spiragli di speranza.

Lourdes, scuola di eccellenza 

Perché è proprio così che si capisce come, a fianco di un’umanità ferita, ci può essere sempre un’umanità che accoglie, che si rimbocca le maniche, che si mette a servizio. Dai gesti misurati e organizzati di dame e barellieri fino ai gesti spontanei di chi semplicemente si accorge di un fratello o di una sorella in difficoltà, Lourdes rimane una scuola di eccellenza: non perché il mettersi a servizio esiga chissà quale laurea o master internazionale, ma perché “vedere con il cuore” le tante persone che si fanno servizio gratuito è una terapia infallibile: una terapia di consolazione, di incoraggiamento, la terapia che fa pensare che, a fronte di un mondo malato e appesantito da scelte sbagliate, c’è anche un mondo sano, vivace, appassionato: il mondo di chi sa accorgersi dell’altro, mettersi al suo fianco, condividere la strada, sostenere il cammino. E questo è il mondo più vero, bello come l’ha voluto il Creatore.