Alla viglia del patrono, i dipendenti di Curia tornano a riunirsi in presenza. Il grazie del vescovo Lauro a tre neo-pensionati

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Tradizionale Incontro (particolarmente significativo perché nuovamente in presenza, pur distanziati e con mascherina) lunedì 21 giugno dei dipendenti della Curia diocesana e degli Enti Afferenti, a pochi giorni dalla festa del patrono san Vigilio e all’inizio dei mesi estivi. Nel giardino dell’episcopio, introdotto dal vicario generale don Marco Saiani, ha preso la parola l’arcivescovo Lauro per ringraziare i collaboratori dell’impegno mostrato nonostante i difficili mesi di emergenza sanitaria. Don Lauro ha anticipato alcuni passaggi della sua imminente Lettera alla comunità dal titolo “Occhi“: “Non potevo non soffermarmi ancora una volta sui dati della pandemia che continua a segnare in modo pesante la vita delle nostre comunità”. L’Arcivescovo, ricordando l’importanza personale della preghiera nei giorni più difficili a contatto con la malattia, ha citato un altro passaggio chiave della Lettera “in cui, in modo provocatorio, pongo la domanda: abbiamo ancora voglia di annunciare Dio e Gesù Cristo?” “Vi rilancio – ha ricordato ai dipendenti – le tre parole chiave su cui vorrei investire pastoralmente: Parola, Poveri e Pane eucaristico”.

Monsignor Tisi ha quindi espresso il ringraziamento a nome della Diocesi a tre dipendenti che hanno varcato la soglia della pensione: Bruno Molignoni, vera colonna del mondo Caritas con un servizio vissuto sempre “con grande misura e con atteggiamento positivo, rimanendo sempre se stesso” ha detto don Lauro, prima di donargli un buono per l’acquisto di materiale sportivo in virtù della grande passione del neo-pensionato per la montagna. Un’icona di Gesù maestro è invece l’omaggio a Tiziano Civettini, diacono e responsabile della Scuola Diocesana di Formazione Teologica. Don Lauro ne cita le doti di “dedizione,  passione e generosità, unendo alla competenza teologica la capacità di rilanciare fiducia e di stemperare tensioni”. Terzo “congedo” con Roberto Giuliani, fino ai primi di giugno Referente ISR (Insegnamento Religione Cattolica): “Meriterebbe un monumento per come ha saputo gestire l’evoluzione di un settore delicato, con una umanità bella, propria di un facilitatore di relazioni”, lo saluta don Lauro, facendogli il dono beneaugurante di un binocolo di lunga gittata.

Nella foto in alto il saluto a Roberto Giuliani. Qui sopra a  Bruno Molignoni e, accanto a Tiziano Civettini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Monsignor Tisi ha quindi presentato chi andrà a raccogliere il testimone di Roberto Giuliani. Se formalmente il ruolo di Referente IRC passa al delegato di Area don Tiziano Telch, la parte operativa spetterà a due insegnanti di religione di ruolo: Lorenzo Rigo e Chiara Gubert “ai quali è richiesto – ricorda don Lauro – di impostare una pastorale scolastica d’intesa con la pastorale giovanile e universitaria e avendo come riferimento tutti gli insegnanti (non solo quelli di religione), ragazzi e genitori. A loro auguriamo buon cammino!”

Don Lauro con Lorenzo Rigo e Chiara Gubert