Veglia ecumenica a Sanzeno, vescovo Lauro: “L’unità dei cristiani riparta dalla contemplazione del volto di un Dio che è madre”

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Il tema del Dio-madre, già richiamato alla festa di San Romedio, è stato al centro della meditazione dell’arcivescovo Lauro alla veglia ecumenica di venerdì 20 gennaio nella basilica di Sanzeno, nell’ambito della Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani. Cuore della veglia, organizzata e animata dal gruppo Samuele, il testo biblico di riferimento della Settimana, tratto dal primo capitolo del profeta Isaia da cui emerge una “requisitoria terribile” – nota don Lauro – sulla vita negativa del popolo d’Israele , ma anche parole che attestano  “i tratti tipici – argomenta l’Arcivescovo – delle madri resilienti di fronte all’infedeltà dei figli: per quante essi ne combinino, la madre alla fine non può fare a meno dei propri figli: va’ e li riporta a casa”.

L’unità dei cristiani deve ripartire secondo l’Arcivescovo proprio “dalla contemplazione, grazie alla Parola, di questi tratti del volto di Dio”. La “vera conversione – aggiunge don Lauro – non è fatta dalla forza della nostra volontà” e del nostro impegno ma è “prendere atto che Dio è madre, Dio è amore. Questo ti cambia la vita, Il Dio-madre ti guarda e ti pensa e ti tratta da mamma. Se come Chiesa ripartissimo dalla contemplazione del volto di Dio, facendo luce sui suoi tratti di tenerezza materna, ne gioverebbe tutta la vita della nostra Chiesa”.

Monsignor Tisi ricorda a tal proposito l’esperienza vissuta accompagnando nell’ultimo passo terreno don Italo Baldo: figlio unico, orfano di madre (deceduta proprio durante il parto del futuro prete), “egli in punto di morte diceva – racconta Tisi ai fedeli nella Basilica dedicata ai Martiri d’Anaunia – di non vedere l’ora di andare a trovare la sua mamma”. “Poprio lui – sottolinea don Lauro – che non l’aveva mai vista! Dentro di noi vive la profonda nostalgia di questo Dio-madre che ci attende”.

“Dio – aggiunge quindi l’Arcivescovo riprendendo il Vangelo letto alla Veglia (“Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo”, Matteo 25) – sogna il massimo per i propri figli: che conoscano e incontrino il Padre”. “Questo è anche il cammino dell’unità”, spiega monsignor Tisi, ricordando con sofferenza le tensioni di matrice bellica nella chiesa ortodossa.

“Il Regno – conclude don Lauro – è il volto del Padre in cui tu scopri di essere stato pensato, amato e custodito e scopri che dietro la tua vita non c’è un accadimento casuale ma un Dio che ti ha pensato perché tu conosca gioia, pace, serenità”.

Prossimo appuntamento con la Settimana per l’Unità giovedì 26 gennaio, alle ore 20.00 presso la chiesa della parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca (Rovereto, Sacco), con la veglia ecumenica di preghiera per il creato, a cura della Rete diocesana per la custodia del creato, alla quale sarà presente il vicario generale, don Claudio Ferrari.

FOTO: Carlo Bertagnolli