Un salice nel giardino dell’Episcopio, dono dei ragazzi del progetto Per.La.

bookmark

Nella mattinata di giovedì 20 aprile, nel giardino dell’episcopio, il gruppo di ragazzi del progetto Per.La. (Percorso Lavoro) di Anffas ha piantumato, assieme al vescovo Lauro, una pianta di salice (salix japonica babilonica).

Questo albero – hanno motivato la scelta i ragazzi stessi – ha infatti un particolare significato: secondo una antica leggenda (che dalla mitologia arriva a interessare la tradizione cristiana) sarebbe infatti la pianta alla quale si aggrappò Gesù mentre saliva al Golgota, dopo essere caduto portando la croce. Dopo che Cristo riprese la via del Calvario, il salice non ripiegò le sue fronde e pianse per sempre: da qui il nome volgare di “salice piangente”, con le fronde sempre rivolte verso il basso.

I ragazzi del progetto Per.La. da alcuni anni ormai si prendono cura dell’orto che sorge nel giardino dell’episcopio coltivando ortaggi ed erbe aromatiche, e curano l’allestimento, nell’atrio al piano terra della curia, del presepio a Natale e dell’albero di Pasqua nel tempo pasquale.

“Lei è il ramo di salice – hanno detto le famiglie dei ragazzi presenti al momento della piantumazione, rivolgendo all’Arcivesiovo – che si china a farci coraggio nei momenti bui, per incoraggiarci a non mollare quando tutto fa cadere le braccia, quando tutto sembra andare al contrario. Lei don Lauro non è solo la presenza di Gesù, per noi è proprio l’amico Gesù”.

Il vescovo Lauro, dopo aver ringraziato i ragazzi con gli educatori che hanno pensato a questo momento “per lasciare un segno di noi”, come hanno ricordato più volte, ha piantato il salice nel giardino.