“Ritrovare forza dall’Eucaristia”: a Verona il convegno ecclesiale sulla liturgia delle Chiese del Triveneto. Presente una folta delegazione trentina. Disponibili testi ufficiali

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Come le chiese locali possono – anche dopo la pandemia – ritrovare forza e vigore dall’Eucaristia? Quali strumenti? Quali percorsi per ritrovare la centralità della liturgia nella vita cristiana? A queste e altre domande ha provato ad offrire una risposta il convegno triveneto sulla liturgia Ritrovare forza dall’Eucaristia, che dopo la fase diocesana lo scorso 20 maggio (QUI articolo), ha visto radunarsi a Verona sabato 30 settembre centinaia di delegati delle 15 diocesi del Triveneto per la fase triveneta. Tra i delegati anche i referenti per il cammino sinodale delle quindici diocesi del Triveneto.

Il percorso-esperienza di sabato 30 settembre ha preso il via nella basilica di San Zeno di Verona con l’ascolto della Parola di Dio seguita dalla prima riflessione proposta da mons. Gianmarco Busca (QUI TESTO), vescovo di Mantova e presidente della Commissione episcopale per la liturgia della CEI, sul tema L’ascolto liturgico della Parola di Dio. A seguirà un momento musicale offerto dall’Orchestra di Padova e del Veneto con tre sonate da chiesa di Mozart.

Nel pomeriggio, dopo il pranzo conviviale, i lavori sono proseguiti in basilica Cattedrale con un secondo momento di riflessione sul tema I linguaggi dell’Eucaristia che vedrà le voci di mons. Gianmarco Busca (QUI TESTO) e di suor Elena Massimi (QUI TESTO), religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice, docente di liturgia all’Auxilium e all’Istituto di Liturgia pastorale, nonché presidente dell’Associazione professori di Liturgia. Sarà l’occasione per rileggere il lavoro svolto dai delegati nella fase diocesana e per offrire un rilancio pastorale.

La giornata si è conclusa con la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale Triveneto mons. Francesco Moraglia (QUI TESTO).

Nella foto principale il gruppo trentino guidato dall’arcivescovo Lauro.