Primo incontro nazionale dei referenti del Servizio tutela minori. Il cardinal Zuppi: “Il grido dei piccoli feriti, di tutte le vittime, sia sempre ascoltato”

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“Fare rete è la chiave per poter portare avanti questa missione che ci ha affidato il Papa di creare una cultura della cura e della protezione dentro la Chiesa. Innanzitutto, grazie di cuore per il vostro lavoro!”. Con queste parole padre Andrew Small, segretario della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, ha aperto i lavori del primo incontro nazionale dei referenti territoriali del Servizio nazionale Cei per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, tenutosi a Roma il 17 e 18 novembre scorsi.

Oltre 150 referenti territoriali si sono riuniti nel Cento congressi Augustinianum di Roma, per una giornata di lavori guidata da Emanuela Vinai, coordinatrice del Servizio. Alla tavola rotonda che ha aperto la mattinata è intervenuto mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei: “Non possiamo tollerare che i bambini soffrano a causa nostra e in ambienti che dovrebbero essere sicuri e accoglienti. Anche un solo caso è troppo”. Per il vescovo, “non è possibile dire seriamente una parola sui bambini senza ascoltare il loro grido” e “la Chiesa oggi deve ascoltare il grido di chi spesso non ha neanche la fiducia per esprimerlo, liberando da una sofferenza ingiusta che impedisce la possibilità della felicità”.

Quindi mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna e presidente del Servizio, ha ricordato che “non operiamo nella periferia della Chiesa per riparare danni esterni, ma lavoriamo al cuore della nostra vita ecclesiale, dove si sono prodotte ferite che le persone si portano dentro”. “La Chiesa universale si sta muovendo per ripensare se stessa in senso sinodale e forse ci si aspetta che alcune strutture cambino in un’ottica più missionaria. Dentro questo cambiamento ci siamo noi – ha precisato mons. Ghizzoni -, con un ministero che sta cambiando la vita e il volto della Chiesa a poco a poco e partendo dal basso”.

All’incontro ha partecipato anche Gianfranco Costanzo, capo del Dipartimento delle politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, e Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.

“Preghiamo Signore per quanti hanno subito abusi da parte dei tuoi ministri – ha detto il cardinale Matteo Zuppi durante l’omelia per la messa celebrata in quest’occasione -, perché ottengano giustizia e misericordia. E che il grido dei piccoli feriti, di tutte le vittime, sia sempre ascoltato; che feriti e vittime siano difesi; perché questa è la volontà di Dio che non fa aspettare.

Sabato 18 novembre la Chiesa italiana celebrava la terza Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi e la mattina stessa papa Francesco ha ricevuto in udienza i referenti territoriali del Servizio.

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