Papa Francesco ai vescovi sul cammino sinodale: “Il percorso parta dal basso. Esca la saggezza del popolo di Dio”

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Papa Francesco ha aperto la 74ª Assemblea generale dei vescovi italiani in corso a Roma all’Hotel Ergife.  Parlando a tratti a braccio, Francesco si è soffermato sul Sinodo, invitando a superare “l’amnesia” sul Convegno ecclesiale nazionale di Firenze (2015) per recuperarne il “patrimonio” e farne una “luce” che illumini la saggezza del popolo di Dio. “Firenze è un patrimonio vostro che deve illuminare questo momento, dall’alto in basso. E dal basso in alto il popolo di Dio: la più piccola parrocchia, la più piccola istituzione diocesana, che si incontrano”. “E questo – aggiunge il Papa – ci chiederà pazienza, ci chiederà lavoro, ci chiederà di far parlare la gente”, la previsione di Francesco: “Che esca la saggezza del popolo di Dio”.

Tra gli altri temi toccati dal Papa la questione dei tribunali e quella dei seminari. “C’è un pericolo molto grande”, ha osservato a proposito dei seminari: “sbagliare nella formazione e anche sbagliare nella potenza, nella missione dei seminaristi”. “Abbiamo visto con frequenza seminaristi che sembravano buoni, ma rigidi”, il bilancio di Francesco: “E la rigidità non è del buono spirito. E poi ci siamo accorti che dietro le rigidità c’erano dei grossi problemi”.  “E poi la formazione”, ha sottolineato il Santo Padre: “Non possiamo scherzare coi ragazzi che vengono da noi per entra seminario”.

Il percorso sinodale della Chiesa italiana era stato anche al centro delle parole di saluto del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei. “Santità – ha detto il porporato- su questo cammino chiediamo il Suo incoraggiamento, la Sua preghiera e la Sua paterna benedizione”. Quindi, il cardinale Bassetti fa riferimento al documento del Sinodo dei Vescovi per coinvolgere maggiormente il popolo di Dio, che “ci sostiene” nel processo che “vogliamo avviare”. Si tratta di un processo che parte dal basso per coinvolgere il Santo Popolo di Dio. E, ricordando la pagina dei Promessi Sposi di Manzoni, quando don Abbondio dice al cospetto del Cardinale Federigo Borromeo che uno il coraggio non se lo può dare, sottolinea che se uno non ha coraggio, “può essere che gli venga se è mosso da un desiderio più grande delle proprie paure. L’importante è avere sogni e desideri più grandi delle paure”.

Poi l’incontro “a porte chiuse” di Francesco con i vescovi, secondo lo schema domande-risposte.

Fonti: Vatican News, Agensir.

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)