La tragica morte di don Gianola, vescovo Lauro: “La montagna ha chiesto il sacrificio di una vita donata. Il suo sorriso guiderà il cuore di tanti giovani”. Venerdì funerali

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Profonda impressione in Diocesi di Trento per la tragica scomparsa del sacerdote lombardo don Graziano Gianola, vittima lunedì 12 luglio di un incidente in montagna sull’altopiano di Brentonico, nei pressi del rifugio Graziani. 47 anni, vicario parrocchiale della Comunità pastorale Gesù Buon Pastore di Milano, don Gianola stava accompagnando una sessantina di ragazzi – saliti in Trentino appena il giorno prima per il loro campeggio – lungo il “sentiero delle vipere”: in uno dei tratti più esposti, forse nel tentativo di raggiungere la testa del gruppo, il prete è precipitato nel vuoto. Immediati i soccorsi, ma le ferite riportate nella caduta si sono rivelate fatali. “Commozione e vicinanza alla famiglia di don Graziano e alla sua comunità” viene espressa dall’arcivescovo di Trento Lauro Tisi. “Mi unisco – sottolinea don Lauro – al dolore dell’arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini. La montagna, tanto amata da don Graziano, ne ha chiesto il sacrificio della vita. Ancor più preziosa, perché vita donata, nella sequela di Gesù, al servizio appassionato di educatore e di formatore. Il suo sorriso e la sua serenità resteranno come solida guida nel cuore dei tanti giovani che ora lo piangono”. Nella serata di lunedì è stato recitato un Rosario nella chiesa parrocchiale di Premana, il paese di don Graziano (in provincia di Lecco) dove saranno celebrate anche le esequie, venerdì 16 luglio alle 10, presiedute dall’arcivescovo Delpini.