La celebrazione per la Giornata per la Vita con il vescovo Lauro: “I cristiani regalano vita perché vivono per gli altri senza usarli”

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L’ultima celebrazione in diretta streaming dalla cattedrale di Trento (domenica 14 febbraio la diretta, alle 10, sarà dal Santuario di Montagnaga per la Giornata del Malato), è coincisa con la 43° Giornata per la Vita: per l’occasione, alla messa erano presenti alcuni rappresentanti del Centro Aiuto alla Vita di Trento e del Movimento per la Vita.

“Il loro impegno -il saluto del vescovo Lauro iniziando la celebrazione- è un salutare stimolo per adoperarci tutti alla difesa della vita dal suo inizio al suo tramontare. Ogni uomo ed ogni donna vale per se stesso: quando si pensa di dover introdurre criteri per definirne il valore, in realtà si inizia a spegnere la vita. Affrontiamo la difesa della vita in un’ottica di comunione: siamo chiamati a metterci insieme per ottenere risultati”.

Nell’omelia, il vescovo Lauro ha poi analizzato i passi delle letture della domenica: “Il brano del libro di Giobbe sembra descrivere la nostra situazione attuale, con la pandemia che ha spento la luce. La vita ci appare come un buio senza fine. La Parola di Dio legge quello che stiamo vivendo. Siamo carenti di speranza. Ma a questo sentimento risponde la pagina evangelica: un miracolo in sé semplice, quello compiuto da Gesù, che guarisce della febbre. Ma dobbiamo concentrarci sul passo finale, in quanto la suocera di Pietro, guarita, si mise a servire. Vuol dire che la salute non basta, solo una vita attraversata dal servizio è una vita guarita. Avere la salute ma non avere la dimensione del servizio nella vita, è avere una vita a metà. Solo il servizio permette che la nostra vita sia destinata a qualcuno. La risurrezione è in mezzo a noi, la vita del Risorto è piantata in mezzo a noi. I cristiani regalano vita perché vivono per gli altri senza usarli”.

Prima della benedizione finale, il fondatore del Movimento per la Vita, Pino Morandini, ha letto un messaggio di saluto all’arcivescovo: “La difesa della vita non è una questione ideologica”, ha detto.