Il vescovo Lauro a Tione ricorda le vittime della pandemia

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Un assolo di tromba con le note del famoso “Silenzio” ha scosso con un brivido le tante persone intervenute alla celebrazione della Messa in suffragio delle vittime del coronavirus, officiata dall’Arcivescovo Lauro Tisi. Domenica scorsa, 13 settembre, nel cimitero di Tione sono state ricordate le vittime del covid19. Dopo aver letto nome per nome delle persone che sei mesi fa ci hanno lasciato – sono state quasi 30 – , l’Arcivescovo ha concelebrato la Messa assieme a don Fernando e al diacono Silvio Maier.

Commozione e silenzio hanno accompagnato la mesta cerimonia, momento di comunione con i fedeli dell’Unità Pastorale, molti dei quali hanno perso i loro cari.

All’omelia mons. Lauro ha espresso un vivo cordoglio a quanti hanno perso, nella propria famiglia, un loro caro. Ha evidenziato, inoltre, quanto deve essere stato desolante e lacerante il fatto di non poterli vedere in alcun modo durante i ricoveri in ospedale, “nessuna carezza – ha detto il vescovo – ha sfiorato il volto di chi si trovava in terapia intensiva, soltanto una mano ‘amica’ c’era in quei tremendi momenti: la mano di un medico, di un infermiere”.

E ha continuato: “Abbiamo vissuto due guerre mondiali, frutto dell’odio fra i popoli. Abbiamo vissuto un lockdown per questo coronavirus, in preda al panico, alla trepidazione. E oggi siamo qui a ricordare, con le lacrime agli occhi, quanti purtroppo non sono più fra noi”,

I canti del coro “S. Vittore” (coro nato propri per cantare nelle Messe funebri) sono stati la colonna sonora che ha accompagnato la commemorazione.

Al termine della celebrazione è intervenuto anche il sindaco di Tione Eugenio Antolini, che unendosi alle parole di mons. Lauro ha voluto esprimere a nome dell’intera amministrazione la propria vicinanza alle famiglie che hanno perso i loro cari evidenziando come le celebrazioni funebri del momento fossero state devastanti sotto il profilo umano e sentimentale.

fonte: Vita Trentina, Udalrico Gottardi