Il dramma dei migranti sulla “rotta balcanica”: inaugurata a Trento (Torre Mirana) la mostra fotografica “Finding Home” e rilanciata la campagna “Cambiamo rotta!”

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È stata inaugurata stamani a Trento a Torre Mirana la mostra fotografica “Finding Home” che racconta, attraverso le immagini della fotografa documentarista friulana Chiara Fabbro, il dramma dei migranti sulla “rotta balcanica”. La mostra, visitabile fino al 1° gennaio 2023, Giornata mondiale della pace, rientra nella campagna “Cambiamo rotta!” promossa (già a maggio 2021) da un ampio gruppo di realtà locali: Diocesi di Trento, IPSIA Trentino, ACLI, ATAS, CNCA Trentino, Movimento dei focolari, Forum Trentino per la pace e i diritti umani e Osservatorio Balcani Caucaso.

Una mostra di particolare attualità, considerato l’elevato numero di  migranti richiedenti asilo giunti anche in Trentino in quest’ultimo periodo,  proprio attraverso la rotta balcanica.

Alla presentazione sono intervenuti don Cristiano Bettega, delegato Area Testimonianza e Impegno sociale della Diocesi, l’assessora comunale Elisabetta Bozzarelli, in videocollegamento la curatrice della mostra Chiara Fabbro e Gianfranco Schiavone ICS Trieste (Consorzio Italiano Solidarietà – Ufficio Rifugiati Onlus). All’inaugurazione sono inoltre intervenuti Massim Pilati e Riccardo Santoni del Forum Trentino per la pace, Maurizio Camin dell’esecutivo regionale CNCA e Francesca Lunardi per il Movimento dei Focolari.

La rotta balcanica è uno dei principali percorsi migratori per quanti cercano di raggiungere l’Europa via terra, ma anche uno dei più pericolosi: giunti al confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia, i più vengono infatti fermati e rispediti indietro, in dispregio al diritto internazionale e al diritto d’asilo.

Si rilancia la campagna “Cambiamo rotta!” 

La mostra (LINK alla pagina web relativa), promossa da ICS Trieste approda a Trento nell’ambito della campagna “Cambiamo rotta!”, lanciata già a maggio 2021 da un ampio gruppo di realtà locali: Diocesi di Trento, IPSIA Trentino, ACLI, ATAS, CNCA Trentino, Movimento dei focolari, Forum Trentino per la pace e i diritti umani e Osservatorio Balcani Caucaso. La campagna, mirata a sensibilizzare la comunità trentina al fine di sostenere le associazioni che operano a favore di quanti restano bloccati in Bosnia, ha consentito di raccogliere, dal suo avvio, quasi 40 mila euro destinati a supportare le attività portate avanti, tra gli altri, da IPSIA – ACLI, in particolare nel campo profughi di Lipa, presso la città di Bihać, nel distretto bosniaco di Una Sana. Due le attività finanziate, fondamentali per il campo di Lipa, visitato a maggio da una delegazione trentina: il servizio lavanderia e le cucine collettive.

La prima risponde ad una necessità igienico-sanitaria mentre la seconda ad una più relazionale e identitaria: poter cucinare in base alle proprie tradizioni, invece di ricevere quotidianamente un pasto dalla Croce Rossa locale, permette infatti di avere maggiore autonomia di lavorare insieme ad altri. L’urgenza, entrando nei mesi più freddi dell’anno, riguarda ora soprattutto il sostegno all’attività della lavanderia, poiché vestiti e lenzuola pulite sono prerequisito per il mantenimento della salute. A causa della scarsa igiene, si stima infatti che circa il 50% dei migranti soffra di scabbia.

Il rilancio della campagna “Cambiamo Rotta!” ha l’obiettivo di raccogliere nei prossimi mesi almeno 30mila euro per consentire la prosecuzione dell’attività della lavanderia, con la costante verifica degli operatori di IPSIA.

Per sostenere la campagna “Cambiamo rotta!”:

Conto Corrente intestato a Opera Diocesana Pastorale Missionaria
IBAN: IT28J0801605603000033300338

causale: Progetto Balcani

Per informazioni: www.rottabalcanica.eu o centro.missionario@diocesitn.it

Verso il Capodanno di pace 

Al tema dei migranti sulla rotta balcanica sarà dedicata anche la Giornata della Pace del 1° gennaio a Trento. Nel pomeriggio di Capodanno si terrà una marcia silenziosa per le vie della città capoluogo, con sosta in alcuni luoghi simbolo per il mondo dei richiedenti asilo e testimonianze significative, fino alla Messa conclusiva in cattedrale con l’arcivescovo Lauro. Sul tema migranti il 2 gennaio a Rovereto interverrà in un incontro pubblico padre Alex Zanotelli.

 

FINDING HOME – Trento, Torre Mirana (via Belenzani, 3) – dal 16 dicembre al 1° gennaio

Gli scatti esposti, realizzati in Bosnia ed Erzegovina tra il febbraio e il marzo 2021, raccontano le vite sospese di donne, uomini e bambini lungo la ”rotta balcanica”. Migliaia di persone ogni anno cercano di raggiungere l’Europa seguendo questa rotta. Vengono prevalentemente da Afghanistan e Pakistan, ma molti sono anche coloro che arrivano da altri Paesi, quali Iran, Iraq o Siria. Fuggono da conflitti, persecuzioni o privazioni e sono alla ricerca di una vita dignitosa. Da quando la rotta ha iniziato ad attraversare la Bosnia ed Erzegovina, nel 2018, il Paese è diventato per loro una fermata obbligata. Uomini, donne e bambini vengono infatti regolarmente respinti, in modo violento, quando cercano di attraversare il confine con la Croazia, nel cosiddetto ”game”.  Sono così costretti a vivere per mesi, a volte persino anni, nei corridoi freddi e anneriti degli edifici abbandonati e negli accampamenti di fortuna, in un limbo dove il tempo sembra essersi congelato.

CHIARA FABBRO, fotografa documentarista nativa di Udine, si occupa di diritti umani e migrazione. Ha lavorato con i richiedenti asilo in limbo nelle periferie di Kuala Lumpur, in Malesia, con le persone in transito lungo la ”rotta balcanica” e sulle spiagge delle Isole Canarie, destinazione di coloro che affrontano il pericolosissimo viaggio in mare dalla costa occidentale dell’Africa.

Orari apertura mostra “Finding Home”: ogni giorno dalle 14.30 alle 18.30 (tranne Natale).

Qui sotto immagini della mostra e dell’inaugurazione: