Giornata contro la tratta, vescovo Lauro: “Lavoriamo per il pieno rispetto della dignità di ogni donna”

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L’invito evangelico ad “amare i nemici” ha fatto da sfondo alla celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Lauro nella chiesa del Santissimo a Trento, martedì 8 febbraio, nella Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta. Tema dell’edizione 2022: “La forza della cura – donne, economia, tratta di persone”.

La Giornata è legata alla memoria liturgica di Santa Bakhita, la sudanese fatta schiava a 9 anni, liberata, fattasi suora canossiana, salita all’onore degli altari e divenuta simbolo dell’impegno contro la schiavitù e la tratta delle donne. “Cristo – ha sottolineato l’Arcivescovo nell’omelia – ci ha dato lezione mirabile. In lui Dio si è fatto ultimo per poterci amare e farci percepire la libertà che scaturisce dall’amare. Cristo non si fa piegare dalla vita, non lascia che vi entri l’odio. Così Bakhita ha impedito all’odio di prendere dimora in lei nonostante tutte le umiliazioni subite”.

“Attorno a questa prospettiva – ha aggiunto don Lauro – dovremmo costruire il nostro impegno concreto, in particolare per superare le disuguaglianze tra uomini e donne con queste ultime, come ci suggerisce il tema della Giornata, che continuano ad esempio ad avere uno stipendio inferiore pur a parità di mansioni con gli uomini”. Monsignor Tisi evoca papa Francesco (promotore di una maratona di preghiera nella Giornata contro la tratta, n.d.r.): “Come lui ci ricorda, non basta proclamare a parole la nostra presa di distanza dalla violenza sulle donne. Facciamoci toccare nel profondo e lavoriamo perché la dignità di ogni donna possa essere pienamente rispettata”.

Durante la Messa, concelebrata da padre Maurizio Baldessari, nuovo delegato per la vita religiosa, ha preso la parola anche suor Daniela Rizzardi a nome della comunità cittadina delle Canossiane.

FOTO: Giuseppe Mihelcic