“Che cosa cercate?”. Vescovo Lauro rilancia la domanda di Gesù ai discepoli: “La fede è desiderio”

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Prosegue anche per questo mese la celebrazione domenicale in diretta streaming dalla cattedrale di Trento presieduta dall’arcivescovo Lauro. Ritornati al tempo ordinario dopo Natale, domenica 17 gennaio si è si è ricordata la Giornata del dialogo ebraico-cristiano: “Chiediamo allo Spirito – ha ricordato Tisi all’inizio della Messa – di prendere sempre più coscienza che le nostre origini sono nell’ebraismo: lì ha preso le mosse Gesù di Nazareth, lì abbiamo una formidabile opportunità per approfondire la persona di Gesù. Preghiamo anche per tutti gli atti compiuti contro gli ebrei: chiediamo che questo dialogo possa sempre più crescere, per far sì che si realizzi quella meravigliosa aspettativa dell’apostolo Paolo che soffriva perché sentiva fondamentale il legame con la sua origine”.

L’Arcivescovo nell’omelia ha quindi analizzato il passo evangelico, con “lo splendido dialogo fra Gesù ed i discepoli, avviato dalla domanda ‘Che cosa cercate?”‘ questa domanda – ha commentato don Lauro – è ora rivolta a ciascuno di noi. Quale fame abita la nostra vita? Dietro quale sogno camminiamo? Quali sono i nostri desideri? Alla base del percorso di fede c’è il desiderio, perché se è spento non può esserci esperienza di fede. Interessante anche la risposta: “Maestro, dove abiti?”. I discepoli vogliono conoscere il suo modo di vivere, le passioni che lo abitano, vogliono conoscere come vive. Questa è una grande provocazione, perché il credente non frequenta dottrine ma è sedotto dal modo di vivere di Gesù. La fede è abbracciare il modo di vivere di Gesù, così segnato dall’attenzione a chi fa fatica, al povero, all’ultimo. E la vocazione della Chiesa è quella di essere testimone di Gesù, indicarlo come modello”.