Cammino sinodale, oltre duecento in Assemblea a Trento per raccogliere la sfida dei tre “cantieri”: donne, giovani, poveri

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Chiesa di San Pio X affollata da oltre duecento persone nella mattinata di sabato 28 gennaio per l’Assemblea sinodale della Zona pastorale di Trento. Così come nelle altre convocazioni sinodali sul territorio, anche nel capoluogo è stata illustrata la sintesi del primo anno di ascolto sinodale, con i temi emergenti esposti in chiesa dai referenti sinodali Claudia Giordano e don Celestino Riz e un focus specifico sui giovani proposto da Antonio Miotello. Ne è seguito un partecipato confronto in piccoli gruppi, subito lodato dal vescovo Lauro che lo ha collocato tra i “segni del Regno”. “È davvero bella la vostra disponibilità al dialogo fraterno”, ha detto don Lauro indicando poi i motivi della scelta dei tre Cantieri sinodali di quest’anno (giovani, donne e fragilità). “Metterli in agenda della nostra attività pastorale in modo strutturale sarebbe davvero un fatto enorme”, chiosa l’Arcivescovo.

“Vi invito – ha sottolineato quindi don Lauro, pensando anche alla riorganizzazione delle Messe sul territorio cittadino – a puntare su momenti eucaristici secondo i criteri indicati dai giovani.  Chiedetevi se le nostre messe sono assemblee accoglienti o altro”. “Puntiamo – auspica don Lauro – a convocazioni che abbiano i tratti della bellezza: non giudicanti, accoglienti, rispettose della storia di ciascuno, alla luce della Parola di Dio”. Alle parole dell’Arcivescovo è seguito l’intervento di don Mattia Vanzo con la proposta del “miserere di comunità”, modalità per integrare il Cammino sinodale con la pastorale ordinaria: un tema che sabato scorso è stato affrontato anche nella riunione congiunta del Consiglio pastorale diocesano e del Consiglio presbiterale tenutasi in seminario, sulla base anche di quanto emerso nelle precedenti convocazioni assembleari di Zona.

FOTO  ZOTTA