Per la prima volta i religiosi e le religiose delle diocesi di Trento e Bolzano-Bressanone si sono incontrati insieme, lo scorso 30 settembre, al santuario della Madonna di Pietralba per celebrare il Giubileo 2025 e vivere il dono dell’indulgenza plenaria.
Il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, ha sottolineato il valore simbolico dell’evento: «Mai come oggi le diverse congregazioni e gli ordini religiosi erano stati così uniti». Nella crisi delle vocazioni, ha aggiunto, si sta riscoprendo una maggiore unità e armonia.
La messa bilingue e l’omelia dell’arcivescovo Tisi
La giornata si è aperta con una messa solenne bilingue (italiano e tedesco), presieduta dall’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi.
Nella sua omelia (QUI TESTO) , mons. Tisi ha richiamato i religiosi a un atteggiamento di vigilanza:
«Oggi sembriamo stupiti per le guerre che infuriano, come lo eravamo di fronte al COVID. Ma da decenni il mondo si arma e si prepara al conflitto».
Ha quindi invitato i religiosi a lavorare ogni giorno per divenire operatori di pace nelle loro case, nei loro ambienti, nel mondo che li circonda.
È seguita una riunione congiunta in una sala dell’albergo Pietralba, dove tutti i superiori e le superiore presenti hanno illustrato la vita delle loro comunità e le sfide alle quali sono attualmente maggiormente esposte. È risultato che la sfida maggiormente incombente oggi è quella dell’invecchiamento delle comunità religiose, specie di quelle femminili. Tuttavia ci sono varie comunità che continuano con fedeltà il servizio di sempre, come i francescani e i salesiani a Bolzano nella formazione e nell’educazione dei giovani, o i padri Venturini di Trento a favore dei preti maggiormente in difficoltà. Altri poi hanno saputo integrare con soddisfazione giovani religiosi provenienti da altri continenti (specie Asia e Africa), come i Verbiti a Bolzano o i Servi di Maria a Pietralba per poter continuare così i servizi che hanno sempre svolto.
La giornata si è chiusa con un pranzo conviviale presso il ristorante di Pietralba. Tra soddisfazione e fraternità, i religiosi delle due diocesi hanno espresso il desiderio di ritrovarsi nuovamente nel 2026, questa volta a Trento.