Segni dei tempi e orizzonti di carità

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Sabato 10 marzo il convegno diocesano Caritas

 

Una società iperconnessa, eppure chiaramente disunita; popolata di reti tecnologiche, ma ugualmente vittima di individualismo diffuso; segnata da timidi segnali di ripresa, a cui fanno eco difficoltà socio-economiche ormai strutturali, tali da provocare una diffusa e sotterranea povertà materiale e relazionale.

La comunità cristiana, chiamata prima e più di ogni altro a testimoniare la carità, è capace di riconoscere i “segni dei tempi”, nei loro aspetti positivi e negativi?

Se lo chiede la Chiesa trentina, puntando a far emergere alcune risposte dall’annuale convegno della Caritas diocesana, sabato 10 marzo a Trento, alla Sala della Filarmonica, con inizio alle ore 8.45, alla presenza dell’arcivescovo Lauro Tisi.

“Chiamati a riconoscere i segni dei tempi” è infatti il titolo del convegno, introdotto dal direttore della Caritas, Roberto Calzà, che sottolinea: “La fatica di stare e sostare coi poveri oggi, il cercare relazioni con l’altro, in un contesto perennemente in evoluzione, o involuzione, necessita di una profonda riflessione, a partire dal presupposto che la vera prossimità è fatta di incontri, prima che di prestazioni materiali”.

Ai “segni dei tempi” sarà dedicata la relazione del professor Alberto Conci, docente di religione, mentre monsignor Tisi traccerà alcuni “Orizzonti di carità nella diocesi di Trento”, sull’onda degli stimoli da lui stesso offerti in occasione della prima Giornata mondiale dei poveri, voluta da papa Francesco il 19 novembre scorso.

Dopo gli interventi, spazio al dibattito in sala. L’invito al convegno è rivolto, in particolare, agli oltre 600 volontari dei centri di ascolto territoriali e parrocchiali di Caritas e Fondazione Comunità Solidale.

Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming-video sul sito web www.diocesitn.it, sul profilo Facebook di Caritas e in diretta audio alla radio diocesana Trentino inBlu.