Migranti, Centro Astalli: la pandemia non ferma gli arrivi, né la solidarietà

bookmark

Presentato il Rapporto 2021 del Centro Astalli, l’ufficio italiano del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati. In evidenza l’aumento di sbarchi di rifugiati in Italia, ma con una diminuzione delle richieste d’asilo: i provvedimenti del governo hanno infatti reso più difficile l’emersione dei cosiddetti “irregolari”. Secondo il responsabile di Astalli Padre Ripamonti serve una nuova normativa europea.

Il dramma – spiega Vatican News – è nei numeri: gli arrivi di migranti in Italia via mare nel 2020 sono tornati a crescere, superando le 34 mila persone, dopo due anni di calo, 13 mila delle quali dalla Libia, ma scendono le richieste d’asilo, 28 mila. Questo perché sono aumentati, si legge nel Rapporto 2021 del Centro Astalli, l’ufficio italiano del Servizio dei gesuiti per i rifugiati (Jrs) “gli ostacoli frapposti all’ottenimento di una protezione effettiva, un intensificarsi del disagio sociale e della marginalizzazione dei rifugiati”. 

E il dramma è anche nella testimonianza e nelle immagini mandate dalla “Rotta balcanica” in Bosnia da padre Stanko Perica, direttore del Jrs Europa Sud Est, dove i volontari e i mediatori culturali della Ong curano migranti tornati feriti da “The Game”, il tentativo disperato di attraversare la frontiera tra Bosnia e Croazia, o tra Slovenia e Italia, e arrivare nell’Europa “dei ricchi”.

Foto: Irene Galera Jesuit-Refugee-Service (Vatican News)