L’ultimo saluto a Mattia Debertolis

L’ultimo saluto a Mattia Debertolis, il campione di orienteering scomparso ai World Games. “Il tuo cuore bussola del cielo”

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Più di un migliaio di persone, provenienti dalla comunità del Primiero e dal mondo dello sport, hanno dato martedì 19 agosto l’ultimo saluto a Mattia Debertolis, il giovane atleta della val Canali, campione della nazionale italiana di corsa orientamento, scomparso durante i World Games di Chengdu (Cina) dopo un malore accusato in gara.

Insieme alla famiglia, alla fidanzata Jessica e agli amici di sempre e accanto a molti rappresentanti delle istituzioni locali (a cominciare dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti), erano presenti anche il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, e il presidente del Coni Luciano Buonfiglio e il presidente della Federazione Italiana Sport Orientamento Sergio Giomi.

Il messaggio del vescovo Lauro

Anche l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi ha inviato un messaggio, letto all’inizio della celebrazione dal parroco don Giuseppe Da Pra:

“Mi stringo con affetto – le parole di don Lauro – ai genitori e alla famiglia di Mattia, così come a tutta la comunità dell’amato Primiero, privati del dono prezioso di un figlio, di un fratello, un amico, un uomo di scienza, uno sportivo appassionato e vincente. Mattia lascia in eredità tanta ricchezza, nel cuore di molti. A noi il compito di conservare gelosamente questo tesoro di umanità e di farlo fruttare, affinché nulla della sua vita, breve ma intensa, possa andare perduto.

Grazie, Mattia. Per aver “orientato” la tua esistenza su ciò che conta davvero, mostrando anche ai tuoi cari, e a tutti noi, i sentieri del buono e del bello, che profumano di eternità già in questa vita. Prego, affinché tu possa percorrerli, per sempre, nella luce del Signore!”

L’omelia del parroco, don Giuseppe

Nell’omelia, don Giuseppe (affiancato tra gli altri da don Duccio Zeni, già parroco in Primiero  e molto legato alla famiglia Debertolis) ha detto:  “Mattia ha avuto una bussola del tutto speciale: un orientamento che lo ha fatto apprezzare da tutti ed era una bussola del cielo, il suo cuore. Grazie alla sua famiglia, ai suoi maestri, agli amici dell’US Primiero. La sua è stata una bussola del cuore unica, fatta di passione, sorriso, serietà e umiltà: qualità che lo hanno portato ai campionati italiani, in nazionale e fino alle coppe del mondo. Ha collezionato tante vittorie, una delle quali proprio qui, in Val Canali. Il suo stile e la sua tenacia lo hanno accompagnato anche negli anni di studio del dottorato a Stoccolma, dove ha saputo creare amicizie attorno a sé. Amicizie e amore: quell’amore che ha incontrato negli occhi di Jessica, con la quale ha condiviso questi anni con tanta passione”. (QUI TESTO INTEGRALE)

Il saluto del ministro dello sport Abodi

“Non posso immaginare fino in fondo i sentimenti che provate voi, familiari e amici – ha detto ai presenti durante il suo intervento il ministro allo sport e ai giovani Andrea Abodi – ma quello che noi istituzioni abbiamo il dovere di fare è interpretare al meglio il nostro ruolo, con rispetto per Mattia, per i suoi principi, per i suoi valori. Il nostro compito è fare in modo che lo sport continui a rappresentare una grande opportunità per tutti, in ogni luogo. Qui, nella natura incontaminata e generosa, alcune cose sembrano più semplici, più naturali. È più facile immaginare che la vita possa proseguire partendo proprio da questo luogo, che oggi è un luogo di dolore e di dispiacere, ma che domani tornerà ad essere un luogo di vita – ha concluso il ministro – perché Mattia è e resterà qui, in mezzo a questi boschi”.