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Grazie alla disponibilità della Diocesi di Trento si rafforza l’accoglienza per le persone senza dimora: nuovi spazi e servizi con la Fondazione Caritas diocesana

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La rete dei servizi di accoglienza per le persone senza dimora in Trentino si amplia e si rafforza, anche grazie all’impegno della Diocesi di Trento attraverso Fondazione Caritas diocesana, cuore operativo della Chiesa trentina nel contrasto alla povertà estrema.

Puntano a questo due distinti provvedimenti approvati venerdì 31 ottobre dalla Giunta provinciale, su indicazione dell’assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione, Mario Tonina e d’intesa – tra gli altri – con i vertici diocesani.

Un nuovo dormitorio femminile in città messo a disposizione dalla Diocesi

Dal 3 novembre aprirà a Trento un nuovo dormitorio invernale femminile da 20 posti letto, ospitato in una struttura della Diocesi di Trento in via della Saluga (foto).

Il servizio sarà gestito dalle realtà del Terzo settore impegnate nell’ambito dell’emarginazione adulta, con il supporto iniziale dei volontari della Croce Rossa Italiana, attivati dal Comune di Trento.

L’obiettivo è offrire una risposta concreta all’aumento delle richieste di accoglienza femminile registrate negli ultimi mesi.

Le strutture sostenute da Fondazione Caritas

Per la stagione invernale 2025-2026, dei 262 posti letto complessivi in Provincia, una parte considerevole saranno garantiti garantiti direttamente dalla Fondazione Caritas diocesana nelle varie sedi del territorio:

  • Via Lavisotto (Trento) – 24 posti letto
  • Dormitorio “Il Portico” (Rovereto) – 38 posti letto
  • Dormitorio “Bonomelli” (Trento) – 32 posti letto
  • Presa (Trento) – 18 posti letto
  • 6 posti aggiuntivi per persone in condizioni di particolare vulnerabilità, in collaborazione con Villa S. Ignazio

Accanto all’impegno della Caritas, la rete provinciale si completa con altre importanti realtà del territorio. Per l’accoglienza maschile, sono attivi: il dormitorio “San Giovanni” (50 posti, gestito dalla Cooperativa Kaleidoscopio) e “Casa Baldè” (24 posti, gestita dall’Associazione Amici dei Senza Tetto).

Per l’accoglienza femminile, invece, si contano: 30 posti presso la Casa Tridentina della Giovane e 20 posti a Casa Paola, sempre gestita dall’Associazione Amici dei Senza Tetto. Nel complesso, una rete articolata e collaborativa che mette al centro le persone più fragili.

Il grazie dell’assessore Tonina alla Diocesi

Come sottolineato dall’assessore provinciale Mario Tonina, la collaborazione tra Provincia, Comune, Diocesi e realtà del Terzo settore si conferma decisiva nel garantire risposte coordinate e tempestive alle persone senza dimora.

“Abbiamo voluto rafforzare i servizi di accoglienza con un’attenzione particolare alle donne e alle persone più vulnerabili – ha dichiarato Tonina –. Ringrazio tutte le realtà coinvolte e in modo particolare il vescovo Lauro Tisi, che ha contribuito in maniera determinante all’individuazione del nuovo dormitorio femminile.”

L’intervento della Fondazione Caritas non si limita a offrire un posto letto, ma mira a costruire percorsi personalizzati di reinserimento e autonomia, in una prospettiva di accoglienza con dignità.

Progetti in corso e prospettive

La rete di accoglienza trentina include anche il sostegno ai nuclei monogenitoriali senza dimora con figli minori, ospitati a Casa Maurizio (Associazione Amici dei Senza Tetto), e il rafforzamento del Centro Servizi per adulti gestito dalla Cooperativa Punto d’Incontro.

Sono inoltre in corso, in collaborazione con la Fondazione Caritas diocesana, le valutazioni per una nuova sede del dormitorio maschile “Bonomelli”, in vista degli interventi di riqualificazione necessari.