Giornalisti e Intelligenza artificiale, tra potenzialità e contraddizioni. Ricca mattinata formativa al Vigilianum

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Il tema della Giornata delle Comunicazioni sociali di domenica 12 maggio sull’Intelligenza artificiale in rapporto alla sapienza del cuore, è stato lo spunto del corso di formazione professionale proposto giovedì 9 maggio al Vigilianum dall’Ucsi trentina (comunicatori cattolici) in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti, il Servizio Comunicazione della Diocesi e Vita Trentina Editrice.

I relatori

Moderati da Diego Andreatta, neo presidente Ucsi e direttore di Vita Trentina, sono intervenuti Roberto Battiston, docente di fisica sperimentale all’Università di Trento, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana; Alessandra Costante, giornalista, Segretaria nazionale della FNSI; Maurizio Napolitano, ricercatore presso FBK. I tanti giornalisti presenti hanno inoltre potuto ascoltare un video intervento di Andrea Tornielli, direttore di Vatican Media.

Conoscenza, vigilanza, coscienza

Con ottiche diverse ma complementari, i relatori hanno messo a fuoco con efficacia le nuove sfide poste dall’Intelligenza artificiale all’informazione giornalistica, in termini professionali (veridicità delle fonti, criteri di utilizzo, diritti d’autore, ecc..), deontologici (tutela delle persone, diritto all’oblio, ecc) e sindacali (l’impatto dell’IA nell’organizzazione all’interno delle aziende editoriali).

A fare da sfondo alla mattinata, la certezza che i rapidi sviluppi tecnologici non possono prescindere dalla creatività umana a cui spetta un ruolo dominante sia in termini di progettazione (le macchine, prive di razionalità, vengono progettate e istruite dall’uomo sulla base di dati pregressi prodotti dall’intelligenza umana) sia in termini di verifica nell’utilizzo finale dei dati prodotti dalle macchine stesse, in particolare quelle che simulano il linguaggio naturale e potrebbero gradualmente “sostituire” l’opera di un redattore.

Da questo punto di vista – ed il corso ne ha offerto una dimostrazione pratica ai tanti giornalisti presenti -, non va demonizzato un uso professionale di strumenti come Chat-GPT, di cui però è bene avvalersi in modo competente, con la consapevolezza delle loro potenzialità ma anche dei limiti intrinseci: “In verità ha l’intelligenza di un rastrello”, ha stigmatizzato Battiston. Conoscenza, vigilanza e coscienza” sono le tre parole chiave ribadite a sintesi di una ricca proposta formativa, i cui materiali (slides) saranno resi pubblici a breve su questo portale, insieme alla registrazione integrale della mattinata.