Dialogo fraterno all’Assemblea sinodale della Zona pastorale di Mezzolombardo. Rilanciati gli interrogativi per il secondo anno d’ascolto

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Un’altra bella esperienza di Chiesa, all’insegna del dialogo fraterno. È concorde il giudizio sulla seconda tappa delle Assemblee sinodali della Diocesi di Trento che ha visto riuniti sabato 19 novembre i rappresentanti della Zona pastorale di Mezzolombardo nel teatro parrocchiale di Mezzocorona. Guidati dall’arcivescovo Lauro e dai rappresentanti dell’equipe sinodale (in particolare i coordinatori don Celestino Riz e Claudia Giordano, con Roberto Gianotti in rappresentanza della Zona pastorale coinvolta) i lavori, dopo la preghiera inziale, hanno visto – sulla falsariga di quanto accaduto la settimana precedente a Dro – la restituzione della sintesi del primo anno di ascolto (QUI VERSIONE INTEGRALE) e il confronto in piccoli gruppi. Quindi l’Arcivescovo ha rilanciato gli interrogativi per il nuovo anno sinodale legati ai tre “cantieri” scelti dalla Diocesi trentina: giovani, donne e fragilità. Le domande, alle quali sono chiamate a rispondere  sono così concepite:

Tu giovane, alla luce della tua esperienza, cosa ti aspetti personalmente dalla Chiesa? Come potrebbe la comunità credente farti sentire protagonista?

Come donna, alla luce della tua esperienza, cosa chiedi alla Chiesa per sentirti valorizzata ed essere davvero corresponsabile nella comunità credente?

Come, nei momenti di fragilità, ti sei sentito accolto dalla Chiesa? In che modo la comunità credente può essere più vicina alle tante povertà?

Le domande saranno poi destinate a tutti (al resto della comunità e a mondi esterni), in una formulazione indiretta:

Alla luce della tua esperienza, la Chiesa:

  • Cosa può dare oggi ai giovani? Come può la comunità credente renderli protagonisti?
  • Come può valorizzare le donne perché siano realmente corresponsabili?
  • Come può rispondere alle fragilità per essere davvero fedele al Vangelo?