“Comunità di senso” come modello per affrontare le sfide del nostro tempo. Stimolante confronto a Cavalese alla festa di Avvenire e Vita Trentina

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Come ricostruire il senso di comunità dopo la pandemia e in un’epoca di crisi globale? È la domanda che ha animato l’incontro promosso giovedì 17 luglio da Vita Trentina e Avvenire a Cavalese, durante la nona Festa del settimanale diocesano e del quotidiano cattolico. L’evento, ospitato al palazzo della Magnifica Comunità nel cuore del centro fiemmese, ha visto il contributo di rappresentanti della realtà civile, ecclesiale e imprenditoriale, tra cui l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi, lo scario della Magnifica Mauro Gilmozzi, il vicedirettore di Avvenire Marco Ferrando e il direttore di FiemmePER Andrea Ciresa.

Il confronto ha messo in luce l’importanza di creare comunità generative, capaci di affrontare le fragilità sociali, ambientali e culturali. Esperienze come quella della Fondazione FiemmePER, nata dalla secolare tradizione della Magnifica Comunità di Fiemme, dimostrano come innovazione e radici possano convivere. Centrale anche il ruolo dell’informazione, in particolare quella locale, della partecipazione attiva e della riscoperta del “noi” come chiave per costruire il futuro. “Il noi resiliente della comunità sopravvive. Ed è germoglio di futuro”, ha detto l’arcivescovo Tisi.

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