Arcivescovo Tisi alla Messa per la Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri: “Grazie per la collaborazione nell’aiuto agli anziani”

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È stata una festa mariana dallo stile raccolto e familiare quella che ha radunato ieri nella chiesa dei Bertoniani a Trento vari rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni operanti nell’ambito della Difesa e della Protezione Civile per la celebrazione in onore della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, presenti con un buon numero di militari in servizio e in congedo. A 74 anni dall’avvio di questa ricorrenza, il colonnello Matteo Enderle ha richiamato il senso di affidamento costante dei Carabinieri alla Madonna nell’esercizio di un’attività, talvolta anche rischiosa, a servizio del bene comune.

Nell’omelia della Santa Messa, concelebrata con altri sacerdoti e il parroco padre Maurizio Baldessari, mons. Lauro Tisi ha incoraggiato i carabinieri nel loro cammino di servizio, che li vede talvolta a contatto con tanti drammi umani dentro i quali riescono spesso a “vivere la presenza della Pasqua”. Ha fatto riferimento con riconoscenza anche all’ultima iniziativa che vedrà nei prossimi mesi i Carabinieri partecipare nelle parrocchie trentine a momenti di sensibilizzazione per prevenire furti e atti di violenza nei confronti delle persone anziane.

Le voci del coro “Genzianella” di Roncogno, sempre vicino ai Carabinieri trentini, hanno intonato il “Signore delle cime” nel ricordo di quanti hanno perso la vita nel loro servizio; sono stati ricordati anche gli orfani, privati prematuramente dell’affetto paterno. Al termine della Messa è stata citata anche la motivazione della Medaglia d’Oro al Valore conferita al 1° Gruppo Carabinieri per aver difeso nel 1941 il caposaldo di Culqualber, in Africa Orientale. (da)

Foto: Zotta