A Levico il funerale di Liliana Bertoldi, l’unica trentina vittima della tragedia della Marmolada. Don Ernesto Ferretti: “Montagna che da Tabor è divenuta Calvario”

bookmark

Una montagna che da Tabor, monte della Trasfigurazione, si è trasformata in un monte Calvario: così don Ernesto Ferretti, parroco di Levico Terme, ha significativamente raffigurato la Marmolada nel corso dell’omelia del funerale di Liliana Bertoldi, 58 anni, unica vittima trentina della tragedia accorsa il 3 luglio scorso.

La chiesa parrocchiale della città termale era stracolma di amici per l’ultimo saluto alla donna, molto conosciuta per la sua attività di vendita di polli allo spiedo nei vari mercati del Trentino: tantissime le persone che si sono strette al marito Gian Paolo ed alle figlie Francesca, Caterina e Sara. Presente anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, il sindaco di Levico Gianni Beretta, il presidente nazionale del Soccorso alpino, Maurizio Dellantonio. Anche una delegazione della Croce Rossa di Pergine, di cui Liliana è stata volontaria, ha voluto ricordarla con parole di affetto, visto che proprio la mamma di Liliana, Rina, è stata fra le fondatrici del gruppo.

Enorme la commozione per la presenza dei feriti della Marmolada: Laura Sartori e Giuseppe Spinelli, di Pergine, in lacrime si sono affiancati alla bara ed ai familiari, su una sedia a rotelle per le ferite e le lesioni che ancora segnano i loro corpi; fra i banchi invece Alberto Casapiccola e Martina Zanei, perginesi che sono usciti praticamente indenni dalla valanga.

Ora Liliana, come ha ricordato un’amica al termine del funerale, veglierà su parenti ed amici “dalla vetta più alta”.