19 novembre, dedicazione della cattedrale

bookmark
Festa con i fedeli della zona pastorale di Riva e Basso Sarca

La Diocesi di Trento celebra domenica 19 novembre – nella Giornata Mondiale dei Poveri voluta da Papa Francesco – anche la dedicazione della basilica cattedrale.  L’Arcivescovo ha voluto che la celebrazione (in Duomo alle ore 15.30) avesse un carattere più spiccatamente diocesano, convocando il popolo di Dio della nostra Chiesa locale. Memore delle celebrazioni del passato con la partecipazione dei cori della diocesi, ha esteso l’invito ai diversi “ministri” della liturgia e in particolare ai rappresentanti di una delle otto zone pastorali in cui è divisa la diocesi. Quest’anno tocca alla zona pastorale  comprendente i decanati di Riva e Ledro, Arco e Calavino. Per il prossimo anno è già iniziato il coinvolgimento dei sacerdoti e delle comunità della Valli del Noce.

Così don Giulio Viviani presenta l’appuntamento:

Perché la celebrazione non fosse semplicemente un evento liturgico, pur bello, si è voluto prepararla e fin dalla scorsa primavera, dopo aver fatto una mappatura delle varie ministerialità esistenti in zona, si sono tenuti oltre 50 incontri a vario livello in quella zona pastorale; anzitutto con i sacerdoti, con i consigli pastorali e poi soprattutto incontri di settore con i cantori dei cori parrocchiali, con i responsabili dei chierichetti, con i lettori, con i ministri straordinari della Comunione, con i sacristi e gli addetti al culto delle nostre varie chiese e parrocchie. Si tratta di un’esperienza molto intensa, molto bella, molto partecipata. Basti dire che già al primo incontro con i lettori erano presenti circa 150 lettori. Con loro sono stati fatti degli incontri comuni sull’aspetto biblico, quello più strettamente liturgico e anche tecnico con un esperto; ci si è divisi anche in due decanati e infine si sono fatti degli incontri di gruppo (una quindicina di persone alla volta) per fare esercitazione. Analogamente incontri si sono avuti con i responsabili dei cori e gli organisti; con i sacristi e gli addetti al culto (incontri formativi e laboratori). Anche con i ministri straordinari della Comunione si è voluto focalizzare l’aspetto più strettamente “caritativo” di attenzione al malato ed ecumenico (la preghiera con le badanti di altre confessioni e riti cristiani). Tutta una serie di occasioni di approfondimento della spiritualità e anche delle modalità pratiche di esecuzione del proprio compito e ministero.

Tutto si è concluso nella domenica 17 settembre, quando nel pomeriggio nella chiesa di San Giuseppe a Riva nel corso di una partecipata assemblea si sono potute ascoltare le sintesi del cammino fatto e le prospettive future. Per questo la celebrazione della dedicazione non è semplicemente una bella celebrazione, ma è un punto di arrivo di un cammino intrapreso e un punto di partenza per ulteriore approfondimento del ruolo e della ministerialità dei laici nelle nostre parrocchie e unità pastorali. Molto importante sarà  lo sviluppo e la nascita di una corresponsabilità a diversi livelli con gruppi, commissioni ed equipe che, in comunione con il parroco, hanno a cuore le celebrazioni liturgiche. Insieme le preparano, le attuano e le verificano per farle diventare occasione di catechesi e punto di arrivo e di partenza per l’attività caritativa.

Questo è il desiderio del nostro Vescovo per la festa della dedicazione che è una festa quindi di pietre vive delle nostre comunità; di quelle pietre vive che nelle parrocchie e nelle unità pastorali compongono la nostra Chiesa locale, la vera “cattedrale” cioè la vera comunità/chiesa del Vescovo Lauro che in mezzo a noi rende presente il Cristo Buon Pastore che raduna il suo gregge e gli indica il cammino da seguire.

Tutto il lavoro è stato compiuto sotto la regia di Paolo Delama (musica sacra), con Mons. Cesare Sebastiani (delegato per il culto), di Mons. Giulio Viviani (incaricato per i diaconi, i sacristi e la rivista dei chierichetti Samuel) e da Enrico Delama (servizio consulenza socio pastorale).

Ci si è avvalsi della collaborazione del Biblista Gregorio Vivaldelli, della esperta  logopedista Camilla Da Vico; dei rappresentanti della Consulta della Pastorale della Salute e del Centro Diocesano per l’ecumenismo. Cosa abbiamo proposto e fatto?

Tutto nasce dalla proposta del Vescovo Lauro: valorizzare la festa della dedicazione della Cattedrale come festa della Chiesa locale, memoria ed esperienza del nostro essere pietre vive di un tempio santo, di una Chiesa viva.

E allora non solo i Cori, ma anche gli altri operatori pastorali, soprattutto quelli che a partire dalla celebrazione liturgica animano le nostre comunità; e allora non tutta la Diocesi ma una zona pastorale alla volta; e allora occasione per conoscere meglio e approfondire il nostro ministero, per crescere insieme nella ministerialità, in una ministerialità diffusa; e allora momento fondamentale per le Unità Pastorali e le Parrocchie unite per imparare a conoscerci, a lavorare insieme, a collaborare ad avere unità di intenti con il nostro Vescovo.