Dal 9 al 12 ottobre la Val dei Mocheni ha accolto la visita pastorale dell’arcivescovo Lauro Tisi, che ha toccato le comunità di Fierozzo, Roveda/Kamauz, Frassilongo, Mala e Sant’Orsola.
Quattro giorni intensi, vissuti all’insegna della fraternità e dell’ascolto delle comunità della valle.
Il cammino è iniziato giovedì 9 ottobre a Fierozzo San Felice, dove la giornata è stata dedicata agli ammalati e ai più piccoli. L’arcivescovo ha visitato le case, prima di partecipare a un momento di festa con i bambini delle scuole dell’infanzia e primaria. In serata, la Messa serale ha riunito la comunità.
Venerdì 10 ottobre mons. Tisi ha proseguito la visita a Roveda e Kamauz, sempre accanto agli ammalati e alle famiglie, condividendo poi il pranzo con la popolazione. Nel primo pomeriggio ha incontrato i sindaci della valle, per un confronto aperto sul cammino delle comunità locali, e ha poi raggiunto Frassilongo, dove ha visitato ancora alcune famiglie e presieduto la celebrazione eucaristica serale a Kamauz. Su questa giornata sarà pubblicato un ampio resoconto sul prossimo numero di Vita Trentina.
Sabato 11 ottobre la tappa è stata Mala, con la visita ai malati nel pomeriggio e la Messa nel tardo pomeriggio. La serata si è poi aperta con l’incontro nella sala comunale, occasione di dialogo sincero e di condivisione di esperienze e desideri per il futuro.
Infine, domenica 12 ottobre, la visita si è conclusa con due momenti significativi: la Messa del mattino a Fierozzo San Francesco e, nel pomeriggio, la tappa a Sant’Orsola, dove l’arcivescovo ha pranzato con la comunità, incontrato gli ammalati e presieduto la Messa.
“La prima guarigione è riscoprire gli altri”
Nell’omelia pronunciata a Sant’Orsola, mons. Tisi ha proposto una riflessione ispirata al Vangelo dei dieci lebbrosi, costretti a rimanere a distanza: “Il distanziamento fa male — ha ricordato — perché rivela una verità profonda: non siamo fatti per la distanza, ma per l’incontro. Dopo il Covid abbiamo capito quanto sia essenziale potersi abbracciare, salutare, ritrovarsi.”
E ancora: “La prima guarigione non è fisica, ma è la restituzione alla vita comunitaria. È scoprire che l’altro è mio fratello, non il mio rivale. Guai se mi manca: io non sono nulla se non sono con gli altri.”
L’arcivescovo ha poi richiamato al valore della gratitudine come fondamento di una comunità viva: “Quando una comunità perde la parola ‘grazie’, perde la memoria e le radici. E una comunità senza radici è destinata a smarrirsi.”
Infine, il riferimento all’Eucaristia come fonte di ogni vera relazione: “L’Eucaristia non serve solo a vivere onestamente, ma a mettere dentro di noi la vita di Dio, quella che si esprime nel prendersi cura e nel riconoscere che non siamo soli. Vuoi stare bene? Guarda – ha sottolineato don Lauro – di avere sempre qualcuno di cui prenderti cura.”
Il ritorno in valle: la tappa del 16 ottobre
La visita pastorale in Val dei Mocheni non è ancora conclusa. Mercoledì 16 ottobre mons. Tisi farà ritorno in valle per una giornata interamente dedicata all’incontro con la popolazione e alla preghiera. In mattinata visiterà gli ammalati di Fierozzo San Francesco, prima di condividere il pranzo con la comunità di Fierozzo San Felice.
Nel pomeriggio, alle 17.30, guiderà la recita del Santo Rosario nella chiesa vecchia di San Francesco, per poi concludere la giornata con la Santa Messa delle 19 a Frassilongo.
Dal Perginese a Levico: sabato 18 la Festa diocesana delle famiglie
Terminata la tappa mochena, la visita dell’arcivescovo Tisi proseguirà nel fine settimana successivo con le comunità del Perginese e di Levico Terme.
Venerdì 17 ottobre sarà una giornata ricca di incontri: al mattino l’Arcivescovo visiterà i malati di Viarago e Serso, quindi si recherà alla Scuola Materna di Serso per un saluto ai bambini. Nel pomeriggio è previsto un incontro con il gruppo anziani di Madrano, seguito dalla Messa delle 18 a Serso.
La giornata si concluderà con una cena conviviale insieme agli alpini e ai rappresentanti dei vari gruppi della comunità e, in serata, con un incontro con le comunità di Viarago e Serso nel teatro di Viarago, dedicato al confronto e alla condivisione delle esperienze pastorali.
Il giorno seguente, sabato 18 ottobre, l’attenzione si sposterà a Levico Terme per la Festa diocesana delle famiglie, un evento che coinvolgerà non solo la zona pastorale ma tutta la Diocesi di Trento. L’iniziativa si aprirà nel pomeriggio alle 15.00 con l’accoglienza in oratorio e un “gioco di famiglia”; alle 16.30 una merenda condivisa, seguita dalla Messa in chiesa parrocchiale alle 18, presieduta dall’Arcivescovo. Dopo la celebrazione, la serata proseguirà con la cena condivisa e un momento di spettacolo e fraternità in teatro. Una giornata pensata per celebrare la bellezza della vita in famiglia e riscoprire il valore del “fare insieme” in clima gioioso e alla luce del Giubileo della speranza.
Un cammino che unisce
La visita pastorale di mons. Lauro Tisi prosegue domenica 19 ottobre nelle comunità di Vigalzano, Madrano e Nogaré: al mattino le Messe delle 9.30 e delle 11, poi il pranzo comunitario al campo sportivo con una castagnata aperta a tutti, e infine la Messa delle 18 a Nogaré, a conclusione di un fine settimana davvero intenso, nel segno della prossimità, della gratitudine e della cura reciproca. Come ha ricordato lo stesso Arcivescovo nella citata omelia: “Puoi avere tutto, ma se non ami e non ti prendi cura, ti manca la vita vera. La gratuità mette le ali alla vita.”
Foto Gianni Zotta