Saraceno-Manicardi aprono la Cattedra del Confronto

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La sociologa e il priore di Bose sulla "complessità" (20 marzo, sala Cooperazione, 20.30)

Da lunedì 20 marzo ritornano gli incontri promossi da Diocesi (Ufficio Cultura) in collaborazione con docenti universitari. Tema “Le parole dell’oggi”. Alla sociologa e al priore di Bose tocca la “complessità”. 

Siamo complessi, veloci, fragili. Abbiamo paura, ci manca tempo, ma andiamo di fretta e non ci fermiamo, pur avvertendo i nostri giorni percorsi da una sotterranea tensione.La Cattedra del confronto 2017, percorso di riflessione su questioni cruciali organizzato dall’Ufficio diocesano Cultura in collaborazione con alcuni professori dell’Università degli Studi di Trento, giunta alla 9ª edizione, è dedicata proprio a “Le parole dell’oggi: complessità, velocità, fragilità”.

Gli incontri disegnano un percorso essenziale per aiutare a pensare il tempo che viviamo, le sue sfide, le sue parole e si svolgerà per tre lunedì di fila – 20 marzo, 27 marzo e 3 aprile – come di consueto alle 20.45, alla Sala della Cooperazione in via Segantini a Trento.

SI conferma lo stile che da sempre caratterizza questo spazio di dialogo, pensato per coinvolgere tutti, credenti e non credenti, attraverso il confronto schietto su tematiche di forte impatto esistenziale, sulle quali formulare ipotesi di risposte.

Le parole scelte quest’anno riguardano temi quanto mai attuali e collegati: “Le parole dell’oggi” sono sulla bocca e nei discorsi di tutti – “vado di fretta, non ho tempo”, “ho paura”, “è complicato” – e indicano le caratteristiche di un tempo che è complesso perché lo sono i problemi generati dal vivere insieme. Un tempo talmente rapido e frenetico da consentire spesso solo sguardi superficiali, che impediscono di indagare a sufficienza ogni aspetto delle questioni esistenziali in gioco, un tempo in cui ci si muove adattandosi ai ritmi di una quotidianità stringente e perciò costringente a bruciare tappe, nell’illusione di trovare soluzioni immediate, idonee a porre argine alla fragilità che permea l’esistenza e le relazioni. L’essere umano si ritrova così disarmato e fragile perché troppo veloce e impaziente, incapace di abitare la complessità maturando modalità più rispettose della propria e altrui umanità.

La Cattedra partirà lunedì 20 marzo con il confronto sulla prima parola – complessità – proposto dalla sociologa Chiara Saraceno e dal monaco Luciano Manicardi, neo-priore di Bose, proseguirà lunedì 27 marzo indagando la seconda – velocità – con il fisico Stefano Fantoni e il monaco benedettino Notker Wolf che cercheranno di indicare una possibile via tra fretta e lentezza, e si concluderà il 3 aprile, esplorando il tema della fragilità con la pedagogista Maria Antonella Galanti e il teologo Ermes Ronchi. (Patrizia Niccolini)