don Severino Vareschi

Per i 75 anni dello storico don Vareschi, un libro con una selezione dei suoi studi su Chiesa e comunità trentina. Presentazione 18 settembre al Vigilianum

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Per il 75° compleanno di don Severino Vareschi, storico della Chiesa e parroco (attualmente alla guida delle comunità di Sant’Antonio e Sacro Cuore a Trento), la Diocesi di Trento, attraverso l’ISSR “Romano Guardini”, ha dato alle stampe un prezioso volume dal titolo “Chiesa e comunità trentina nel XIX e nel XX secolo“.

Il volume esce nella collana di monografie della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche e raccoglie una selezione di saggi del prete-studioso trentino, apprezzato docente per quarant’anni presso il Seminario, la Scuola diocesana di formazione teologica, il Corso Superiore di Scienze Religiose, lo Studio Teologico Accademico Tridentino e da ultimo all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Romano Guardini” dove ha terminato le sue lezioni nel maggio scorso.

Si presenta il 18 settembre

Il volume sarà presentato a Trento giovedì 18 settembre alle ore 17.30 nell’Aula Magna del Polo culturale Vigilianum (Via Endrici, 14).

Assieme all’autore, interverranno l’arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi, Emanuele Curzel (Università di Trento e ISSR Guardini), Mirko Pettinacci (ISSR Guardini), Marco Bellabarba (Università di Trento), Paolo Pombeni (Università di Bologna). Modera don Stefano Zeni, direttore dell’ISSR Guardini.

“Il volume – si legge nell’introduzione – offre un florilegio di saggi di valore e permette di delineare un ritratto dell’autore. Tali obiettivi appaiono quanto mai coerenti con l’occasione: in una data significativa si stilano bilanci volgendo lo sguardo al passato. Questa raccolta contribuisce dunque a tratteggiare il ritratto di Severino Vareschi, come storico e ricercatore, mettendo in luce, attraverso la sua opera, le coordinate metodologiche che l’hanno guidato e caratterizzano il suo lavoro; non tanto in base a dichiarazioni d’intenti – ché non se ne troveranno – bensì per quanto emerge dalla lettura e dai criteri costruttivi dei saggi stessi”.