La trentottesima edizione del pellegrinaggio Sanzeno-Senale, organizzata dal gruppo Samuele, ha avuto quest’anno come filo conduttore i doni di Dio, scoperti seguendo le orme di San Bartolomeo. L’iniziativa, che si svolge ogni fine agosto , offre a chiunque desideri ritagliarsi un momento di cammino, meditazione e condivisione, l’opportunità di vivere un’esperienza di spiritualità profonda.
Il cammino e le prime soste
La partenza è avvenuta alle 4 del mattino di sabato 23 dalla Basilica di Sanzeno. La prima tappa è stata la chiesetta di San Bartolomeo a Romeno, antica e suggestiva, situata in un crocevia di sentieri che uniscono nord e sud, mondo tedesco e italiano. Qui, i pellegrini hanno potuto sostare, riprendere fiato e riflettere sul tema del pellegrinaggio, accompagnati dalle meditazioni di don Michele Vulcan, parroco delle unità pastorali dell’alta Val di Non.
Il messaggio di San Bartolomeo
Don Michele ha colto l’occasione della vigilia della festa di San Bartolomeo per invitare i partecipanti a riflettere sul suo esempio: Natanaele, il cui nome ebraico significa “Dio ha fatto dono”, è un discepolo sincero, autentico e poco noto, ma profondamente riconosciuto da Gesù. Un messaggio chiaro: anche nella nostra vita quotidiana, lontana dai riflettori, siamo preziosi agli occhi del Signore.
Il pellegrinaggio diventa così un percorso di discepolato concreto. Il discepolo è chiamato a incontrare Gesù nella Scrittura, a vivere la fede nella quotidianità e a portarla nel mondo con gioia e autenticità. Don Michele ha sintetizzato questa riflessione con parole semplici e profonde: “Se impariamo a riconoscere la bellezza di quello che siamo e di ciò che il Signore ci chiede nella nostra realtà, possiamo essere discepoli nella gioia. Ricordiamolo: senza di me non potete far nulla.”
Momenti di condivisione
Molti pellegrini hanno partecipato al cammino, partendo da Sanzeno o da altri punti di incontro, per ritrovarsi insieme dopo la sosta a Fondo e percorrere gli ultimi chilometri tra momenti di preghiera corale e contemplazione. Nel cuore dei presenti, non è mancata la riflessione sulla situazione della Terra Santa, accompagnata dalla solidarietà verso le persone più bisognose tramite la Custodia di Terra Santa.
Conclusione eucaristica
Il pellegrinaggio si è concluso nel pomeriggio con la celebrazione dell’Eucarestia nella chiesa del santuario, gremita di fedeli, a testimonianza della sete di Parola e di comunione che ancora anima tante persone. Un percorso che unisce cammino fisico e riflessione spirituale, ricordando l’importanza di vivere con gioia, autenticità e apertura verso gli altri.