“Il Vangelo si diffonde con la concretezza delle nostre relazioni”: la veglia vocazionale “Con gli occhi di Dio” ha fatto tappa a Denno, dove si è ricordata in particolare la vocazione matrimoniale

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Secondo appuntamento diocesano per la veglia vocazionaleCon gli occhi di Dio“, che questo mese, giovedì 5 novembre, ha fatto tappa a Denno. In particolare, questa volta è stata la vocazione familiare ad essere sostenuta dalla preghiera del vescovo Lauro Tisi e di tutta la Diocesi, che si è idealmente unita alla stessa ora.

Per riflettere meglio, ad accompagnare il momento di preghiera nella chiesa parrocchiale, oltre ad alcuni passi dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” di papa Francesco, è stata portata davanti all’altare un’icona raffigurante Aquila e Priscilla, coppia di sposi raccontati dagli Atti degli Apostoli, che espulsi da Roma arrivano a Corinto dove incontrano Paolo, lo ospitano in casa e lo fanno lavorare con loro perché possa provvedere al necessario per la sua vita senza essere di peso a nessuno. Aquila e Priscilla, mai abbandonando l’attività commerciale, lo aiutano nella formazione dei nuovi convertiti.

Cuore della veglia è stata la testimonianza di Marco e Jessica, coppia di sposi che condivide la comunità familiare in canonica a Denno, per condividere necessità e preghiera: “Crescere è stato scoprire che gli altri sono il centro della nostra vita. L’esperienza e il cammino delle persone più care è diventato il nostro. L’aiutare gli altri ci ha fatto incontrare e innamorare. La scelta della vocazione fino al matrimonio è stata un grande passo, ma deciso con serenità e forza e consapevoli di continuare quel cammino vissuto fin da piccoli. Una volta sposati, ci siamo ritrovati a mettere ancora al centro gli altri. Insieme, il provare a vivere il Vangelo e la preghiera diventa più facile, e per questo ci sentiamo fortunati”.

“Ringrazio il Padre -ha esordito il vescovo nella sua riflessione- perché, da vescovo, ho avuto la possibilità di vedere quello che gli Atti degli Apostoli ci hanno raccontato. Nella Diocesi di Trento si è ripetuta la stessa esperienza di Aquila e Priscilla. Qui, in questa Unità Pastorale, ho visto la grazia di Dio all’opera, qui lo Spirito è passato. Ci saranno difficoltà e incomprensioni nelle comunità, ma sappiamo che dobbiamo camminare con fiducia perché il Dio dell’amore non ci lascia soli, tiene il nostro passo. Il Vangelo arriva dappertutto”.

Forte e potente infine l’esortazione che don Lauro ha lanciato a tutta la Diocesi: “Non abbiate paura! Lo Spirito sta girando per il Trentino in mezzo a questa pandemia. Il Vangelo non si diffonde con le strutture ed i mega incontri, ma si diffonde con la concretezza delle nostre relazioni. Il Vangelo passa per la vita e può attecchire ovunque, lì dove meno te lo aspetti. Non abbiate paura, il Signore non ci ha abbandonati. In questo momento particolare non siamo abbandonati, lo Spirito cammina con noi. Il Vangelo non corre per la forza delle strutture, ma per uomini e donne che hanno in Gesù il loro compagno di strada. Innamoratevi di Gesù di Nazareth, sentite che la sua umanità è un fuoco che arde e se lo trovi non c’è pandemia che tenga. E’ arrivato il momento per la Chiesa di Trento di lasciar perdere l’organizzazione e mandare in onda uomini e donne innamorati di Gesù Cristo che è una persona, un volto, una presenza. Signore, cammina con noi! Tu sei la nostra forza e la nostra speranza. Se troviamo Gesù, troviamo gli altri. Incontrare Gesù è bellezza, è vita. Tutti possono deluderci, ma non Gesù”.

Con gli occhi di Dio” ritorna il 3 dicembre a Bondo. Tutte le parrocchie sono invitate a riunirsi per pregare. L’Arcivescovo guiderà la veglia nella chiesa parrocchiale, anche in diretta streaming audio sui portali diocesani.