Il Custode Patton racconta il “sogno” di una Terra Santa finalmente in pace. “La Chiesa? Si svegli e torni ad annunciare Cristo, con gioia”.

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In tanti, nella serata di martedì 23 agosto, nella chiesa di Pera di Fassa (dopo l’incontro del giorno precedente in Primiero) per ascoltare il Custode di Terra Santa fra Francesco Patton, ospite della rassegna “Ispirazioni d’estate“. In dialogo con il docente Cesare Bernard, padre Patton ha posto un dato numerico evidente e incontestabile alla base della sua riflessione sui rapporti tra religioni nei luoghi sacri e sul ruolo stesso dei francescani della Custodia: la presenza minoritaria dei cristiani, pari al 2%. Un numero che sollecita i cristiani ad una maggiore unità tra loro ma anche alla ricerca costante di un dialogo interculturale e interreligioso costruito sulla concretezza del quotidiano, nel “rispetto reciproco e superando i pregiudizi”. Patton ha ricordato ad esempio l'”impegno dei francescani nelle scuole dove almeno il 50% dei ragazzi è mussulmano, con punte del 95% a Gerico”.  La Custodia dei luoghi santi – ha spiegato ancora il religioso trentino – richiede un costante impegno nella ricerca e nella cura archeologica, per rilanciare anche il significato del pellegrinaggio come un “vivere e riflettere il Mistero nella concretezza dei luoghi in un cui esso ha preso forma”. Fra Francesco ha richiamato poi la drammatica situazione della Siria, dimenticata da tutti e dove continua l’opera faticosa dei francescani: “La sola Aleppo – ha denunciato amaramente Patton – è passata da 3 milioni di abitanti con 300 mila cristiani, a 1 milione e mezzo di abitanti  con 30 mila cristiani”. Altro fronte drammatico è Cipro (visitata di recente da papa Francesco, incontrato dallo stesso Patton)  alle prese con le divisioni interne e un flusso incontrollato di profughi e migranti. Infine, due ‘sogni’ del Custode: “Per la Terra Santa auspico una pace vera, reale. E sogno che la Chiesa si svegli e ritorni ad annunciare Cristo con gioia e senza paura”.