Giubileo delle carceri: a Roma la Messa con il Papa, in carcere a Trento riflessione e camminata con la luce di Betlemme

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Da venerdì 12 a domenica 14 dicembre Roma ospita il Giubileo del mondo del carcere. Si tratta di un appuntamento particolarmente significativo, dedicato a chi è alle prese con la privazione della libertà, in condizioni spesso invivibili e a chi opera all’interno delle strutture detentive.

La celebrazione, inserita nel più ampio Giubileo della Speranza, richiama in tutta la Chiesa e nella società civile l’attenzione sul sovraffollamento delle carceri (con evidenti conseguenze anche sul personale carcerario), sulle limitate opportunità di reinserimento sociale e sulla necessità di restituire dignità e prospettive a persone troppo spesso dimenticate.

Il programma romano: preghiera, riflessione e la Messa con papa Leone XIV

Nel corso delle tre giornate sono previsti momenti di preghiera, ascolto e riflessione in vari punti della capitale. Il culmine dell’evento sarà la Messa presieduta da papa Leone XIV nella basilica di San Pietro, domenica 14 alle ore 10. A seguire, presso l’Auditorium della Conciliazione, andrà in scena la commedia musicale “Oltre le grate”, un racconto simbolico dedicato alla vita dentro e oltre il carcere.

A Trento, Giubileo delle carceri domenica 14 dicembre

La Diocesi di Trento invita l’intera comunità a celebrare il Giubileo delle carceri con un pomeriggio di incontro e vicinanza, domenica 14 dicembre, dal titolo “Tra dentro e fuori ”.
Un momento aperto a tutti – e in modo particolare alle parrocchie cittadine – per ascoltare, riflettere e avvicinarsi alla realtà vissuta ogni giorno da chi è detenuto e da chi opera nella Casa Circondariale di Trento.

Programma:

14.30 – Ritrovo nel piazzale antistante la Casa Circondariale di Spini di Gardolo (Via Cesare Beccaria 13)

Interventi dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi e di Annarita Nuzzaci, direttrice della Casa Circondariale.

15.00 – Camminata simbolica: un percorso condiviso, accompagnati dalla luce di Betlemme portata da alcuni gruppi scout del Trentino.

16.00 – Conclusione

L’iniziativa è promossa dal Servizio di Pastorale Carceraria dell’Arcidiocesi di Trento. “Vorremmo fosse un’occasione – commenta il cappellano del carcere, don Mauro Angeli – per ripensare la detenzione non solo come pena ma come percorso di ricostruzione personale e sociale, dove ogni persona, indipendentemente dagli errori commessi, mantiene la propria dignità e il diritto a un futuro”.