Tradizionale pellegrinaggio nel pomeriggio di lunedì 26 maggio al Santuario di Montagnaga, per il rinnovo del voto della comunità pinetana alla Madonna. Non meno di 1500 i fedeli presenti anche grazie al meteo favorevole.
La tradizione affonda le sue radici nel voto solenne assunto nel 1984 dai Comuni di Baselga e Bedollo, che hanno deciso di celebrare ogni anno la ricorrenza delle due apparizioni della Vergine Maria a Domenica Targa, avvenute – secondo la tradizione – proprio il 26 maggio. Un momento di profonda comunione nella fede, sottolineato durante la celebrazione da don Stefano Volani alla presenza delle autorità comunali, rappresentanti delle comunità locali con insegne storiche, gonfaloni, divise del servizio e i caratteristici copricapi dei “coscritti”.
La Santa Messa è stata celebrata dall’arcivescovo Lauro Tisi insieme ai sacerdoti dell’Unità Pastorale di Piné-Civezzano. Nel corso dell’omelia, mons. Tisi ha sottolineato il significato speciale dell’Anno Giubilare in corso, che vede il Santuario di Montagnaga come una tappa importante per tutta la comunità di fede. Al termine della funzione, Piero Morelli, vicesindaco di Baselga – sostituendo il sindaco assente per impegni all’estero – ha rinnovato il voto della Comunità Pinetana alla Madonna, riaffermando così l’impegno e la devozione della popolazione.
Le parole di Tisi
Mons. Tisi ha commentato il passo evangelico delle nozze di Cana, evidenziando come a muovere Maria sia una fiducia straordinaria nel Figlio, che la spinge ad affidarsi completamente a Dio e a invocare con audacia il dono dello Spirito Santo. Un richiamo a una fede coraggiosa, soprattutto in un tempo in cui la Chiesa vive momenti di difficoltà e nostalgia per un passato idealizzato. L’arcivescovo ha ricordato Papa Leone, che invita la Chiesa a mettersi “in ascolto di tutti per apprendere e decidere insieme”, e ha ringraziato tutte le realtà coinvolte nell’organizzazione dell’evento.
Nel suo discorso conclusivo, mons. Tisi ha espresso il desiderio di ripartire “da Cristo, la nostra Speranza”, osservando come l’uomo contemporaneo, nonostante la ricerca affannosa di mezzi e strumenti, rischi di perdere il senso profondo della vita senza un ideale o una persona per cui vivere.
Don Andreatta “pinetano dell’anno”
In serata, si è svolta la cerimonia al teatro di Centrale di Bedollo con la consegna del premio “Pinetano dell’anno” a don Giulio Andreatta nato novant’anni fa a Piazze e ordinato sacerdote nel 1961. Già missionario in Brasile e parroco in molte comunità del Trentino, don Giulio collabora attualmente con la comunità di Bedollo.